
Il nostro non è semplicemente buon cuore.
Noi rifiutiamo le aberranti affermazioni dei neofascisti e dei leghisti che vorrebbero
rimpatriare , e condannare ad una fine quasi certa, migliaia di persone
colpevoli solo di essere nate nella 'parte sbagliata' del pianeta.
Noi invitiamo tutti a non cadere nella
trappola della ' guerra tra poveri ' che i razzisti di casa nostra vorrebbero
scatenare tra gli ultimi ( i profughi) e i penultimi ( i cittadini italiani che
vivono in condizioni di difficoltà e povertà).
Aiutare
i migranti per rendere dignitosa la loro esistenza e rivendicare , come lavoratori italiani, i diritti e i salari che
sono stati cancellati dal Jobs Act, sono per noi due aspetti della stessa
battaglia per una società più giusta.
Siamo anche coscienti che gli effetti dell'
austerità che impoveriscono i pensionati, che rendono precari a vita i giovani
e che tagliano a tutti servizi pubblici
essenziali come la sanità e l' istruzione, siano espressione della stessa volontà di
arricchire le grandi banche e i gruppi
finanziari e industriali ( anche
italiani) che fanno affari d'oro grazie alle guerre in corso in numerosi paesi del terzo e del
quarto mondo.
Noi continueremo a partecipare concretamente alla solidarietà
ai profughi che arrivano a Como perchè pensiamo non basti costruire dei
contenitori per non far dormire per terra i migranti, ma che occorra realizzare
a Como un luogo di transito accogliente.
Come si è dimostrato in queste sei settimane
le associazioni e i singoli volontari hanno saputo fare , da subito, quello che
le autorità e gli amministratori locali
hanno invece fatto male, in ritardo e solo dopo innumerevoli sollecitazioni.
L' informazione legale ai migranti, la
raccolta delle loro istanze individuali e collettive, la relazione sociale e la
mediazione culturale e linguistica, la partecipazione a momenti di festa e di
confronto con la città e il territorio
ma anche, semplicemente, la relazione umana individuale sono cose che
non possono essere affidate alla croce rossa, alla protezione civile o alle
forze armate.
Per questo sosteniamo che , per il futuro, a
fianco di un impegno di risorse economiche e materiali da parte dello stato,
vada assolutamente mantenuta la
presenza della ' Como accogliente e
solidale', di quanti cioè hanno saputo dimostrare notevoli competenze ed una
insostituibile carica di umanità.
Pensiamo anche che il nostro compito, come
forza politica sia quello di spingere le istituzioni locali, nazionali ed
europee verso la realizzazione di accordi che prevedano il riconoscimento della
libera circolazione di tutte le persone e pongano fine ai soprusi, alle minacce
e alle deportazioni di massa che sono all'ordine del giorno , verso i migranti
, nei paesi della civilissima Europa.
Questo
obiettivo è pienamente integrato nel disegno di una società più giusta
per la quale lottiamo da sempre e sarà quindi perseguito con tutti i mezzi
disponibili"
La Segreteria Provinciale Prc/SE Como
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