Il 27 gennaio del 1945, le truppe dell'armata rossa abbatterono i cancelli di Auschwitz scoprendo un orrore mai visto prima. Ricordare e commemorare oggi le vittime del nazismo e del fascismo è ormai diventato un avvenimento poco sentito, poco gratificante, e assai poco condiviso e fare in modo o preoccuparsi che questa Memoria ci stimoli ad occuparci anche delle ingiustizie odierne è cosa assai più rara. Sappiamo che l'essenza della Memoria non deve limitarsi al ricordo del passato ma deve spingerci a riflettere ed agire nel presente per perseguire una giusta causa. Il tempo di Auschwitz è lontano ormai più di 70 anni ed il mondo ha conosciuto ed assistito a nuovi orrori ed errori, ad innumerevoli conflitti, nuove deportazioni e nuovi genocidi in tutto il mondo Europa compresa. Nonostante tutto quell'orrore ci si chiede come mai nel 2014 ci siano ancora persone, movimenti ed addirittura partiti politici che negano o minimizzano la storia, ed inoltre perché, fatto estremamente grave, ci siano amministrazioni comunali che autorizzino raduni, cortei o feste di chiara deriva xenofoba ed antiumana. Quanti massacri e genocidi il mondo ha vissuto dal 45 in poi? Secondo noi troppi, innumerevoli vite stroncate, dai desaparecidos argentini e cileni , al popolo del Sudafrica fino all’orrore che tutt’oggi subisce la popolazione palestinese. Tornando al giorno della memoria, ci chiediamo perché il genocidio voluto da nazisti e fascisti ( da Milano dal binario 21 tra il 1943 e 1945 partirono migliaia di ebrei , deportati politici e disabili verso l’orrore dei campi di concentramento tedeschi) sia ancora oggi fonte di discussione, polemiche e di poca conoscenza e ancora oggi ci si chiede la ragione di quelle azioni senza il minimo segno di pietà, e rispetto per il prossimo. In Italia le leggi razziali promulgate da Benito Mussolini, con la complicità di “casa Savoia” privarono migliaia persone della loro dignità di esseri umani, cittadini e italiani e molti tra coloro che sapevano giravano la testa dall'altra parte nell'indifferenza più totale. Crediamo fermamente che nel nostro Paese ci sia una fortissima necessità di Memoria e che vada combattuta la totale indifferenza, partendo da noi stessi, partendo dall’ educare i nostri figli ed i nostri nipoti al rispetto degli altri e delle loro idee. Crediamo inoltre che si debba combattere la “controcultura” del razzismo e la paura di ciò che non si conosce, solo così si potrà costruire una società pacifica che non si macchi più di certi orrori del passato. Solo ricordando e condannando la follia nazi-fascista si può onorare la memoria di milioni di donne e uomini morti ingiustamente e senza un perché. Il Partito della Rifondazione Comunista invita i cittadini di fermarsi a riflettere sulla tragedia che poco più di settanta anni fa ha attraversato l’Europa ed a porre fuori dalle proprie finestre una candela accesa nella notte tra il 26 ed il 27 gennaio, per non dimenticare, per la Memoria.