Siamo contenti per questi 80000 docenti che vedono
riconosciuto un loro giusto diritto ma, cercando di capire la provenienza dei
350 milioni necessari, si scopre che
anche questi soldi, così come era successo per gli scatti di anzianità del 2011
, sono stati prelevati da un fondo ministeriale di circa 900 milioni chiamato M.O.F. ( Miglioramento dell'
Offerta Formativa).
Significa che per pagare gli scatti di anzianità si
utilizzeranno soldi che dovrebbero servire per
la gestione dei consigli di classe, per la stesura degli orari, per le
attività di accoglienza e di orientamento degli alunni, per il recupero degli
alunni in difficoltà, per le attività didattiche aggiuntive (convegni seminari
spettacoli dentro e fuori dalla scuola) già oggi pagate in modo irrisorio.
Questa riduzione del MOF è potuta avvenire grazie ad uno
scellerato accordo fra alcune sigle sindacali (CISL, Uil, Snals, Gilda, mentre
la CGIL ha espresso la propria contrarietà) che hanno ceduto ad un baratto tra il riconoscimento di quanto dovuto ai
lavoratori – gli scatti di anzianità – e una ulteriore riduzione dei già
insufficienti finanziamenti necessari al normale funzionamento della scuola
pubblica.
Il ministro Saccomanni ha tentato una mossa ancora più
sfrontata: farsi restituire dai lavoratori soldi che erano loro dovuti ma che
sono stati recuperati dalla sottrazione
di risorse indispensabili per una gestione minima della scuola, non certo dalla
razionalizzazione della spesa o dall' abolizione di privilegi .
I vari esponenti
politici ( tra gli altri la ministro Carrozza e il sindaco di Firenze) che
hanno sollevato dubbi sulla la
restituzione degli scatti sfrutteranno politicamente il dietro front del
ministro dell' Economia attaccandosi a questo episodio per dirci quanto sono
bravi e attenti alle sorti della scuola ;
ma c'è bisogno di ben altro
che di battute:
c'è bisogno di una
netta inversione di rotta nelle politiche per l' istruzione, perchè ad esempio:
a) i lavoratori della
scuola non rinnovano il contratto da nove anni ( con una perdita del 25% del
potere d'acquisto);
b)sono aumentati i carichi di lavoro ( classi sovraffollate)
grazie ad una drastica ( un terzo) riduzione degli organici .
c)tre quarti degli edifici scolastici sono fuori norma
d)aggiornamento e formazione dei docenti sono trascurate e
lasciate alla sensibilità dei singoli.
e) le scuole private sono le uniche a non subire tagli nei
finanziamenti da parte dello stato
Invece, a ben guardare, il governo delle larghe intese
prosegue in una linea che già era stata del governo Berlusconi ( +Brunetta
+Tremonti + Gelmini), e del governo 'tecnico' Monti: la scuola pubblica serve
solo per fare cassa e dopo gli 8 miliardi tagliati al tempo del ministro
Gelmini, abbiamo assistito soltanto ad una cronica assenza di investimenti:
e pensare che con quello che ci costa un
cacciabombardiere F35 si potrebbero triplicare in un colpo solo i
fondi per il miglioramento dell' offerta
formativa di un intero anno per tutta la scuola italiana
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