Niente
di nuovo sotto il sole? Magari! Sotto il sole ci si vede benissimo. È sotto
terra che si vede poco o per niente! Abbiamo aspettato a dire la nostra sulla
questione discarica per avere le idee più chiare. Ma le idee non si sono
schiarite… anzi! Sono diventate fuliggine, come il fumo acre che è si è
sprigionato dalla discarica marianese.
Rimangono
dubbi, incertezze e, perché no, anche paura. La prima paura riguarda il danno
ambientale, la seconda - forse più temibile – riguarda il timore d’infiltrazioni
mafiose nella gestione del ciclo dei rifiuti: la cosiddetta “ecomafia”,
fenomeno fino ad ora percepito come lontano dal nostro territorio.
Qui
non si tratta, infatti, di rifiuti gettati a caso, o d’incompetenza degli
operatori incaricati della raccolta. La cosa è più grave: si parla di 596
camion e 18.500 tonnellate di materiale pericoloso (vedi l’articolo apparso sul
quotidiano locale "La Provincia" il 23 gennaio scorso); si parla
d’ispezioni condotte oggi dai Carabinieri e dai tecnici dell'A.R.P.A. di Como,
sebbene i fatti riguardino il 2011. Siamo molto preoccupati: dal 2011 ad oggi cos’è
successo? Cosa si è fatto? Come sono avvenuti monitoraggi o controlli?
La
questione, secondo noi, è stata trascurata allora e viene trascurata adesso o -
peggio ancora - si è voluta creare una cortina fumosa di silenzio. Noi vogliamo
sapere la verità, per l'ambiente e per la nostra salute: ci chiediamo se, oltre
a questi scarichi, ne siano stati creati altri abusivi. Qualcuno sapeva e
taceva? Qualcuno si è avvantaggiato economicamente della situazione?
Noi
del P.R.C. non vogliamo accusare nessuno senza prove certe. Di sicuro, però,
vogliamo sapere ed è giusto che tutta la cittadinanza sia informata. Prossimamente
protocolleremo una richiesta formale al commissario prefettizio per ottenere
dati e notizie attendibili sulla questione. Vogliamo capire, infatti, se qualcuno
abbia ricavato illeciti profitti, lucrando sulla salute dei cittadini.
Pensiamo
che, oggi più che mai, abbiamo il dovere morale di tutelare il nostro ambiente già
così duramente stuprato. E questo anche e soprattutto per le nuove generazioni.
Noi non viviamo sulla luna o, come dicono alcuni, in un altro secolo. Purtroppo,
in questa società capitalistica, schiava del dio denaro, dove tutto è in
vendita, tutto è imballato, inscatolato, bisogna puntare ed attuare una
politica di sostenibilità e cioè a far rientrare i cicli di produzione, vendita
e consumo all'interno dei limiti delle risorse del territorio. Bisogna attuare
una politica di tutela dell'ambiente attraverso l'azzeramento progressivo delle
discariche e degli inceneritori, attraverso la riconversione industriale e la
creazione di nuovi impianti di riciclo e di recupero del materiale. Tutto questo
dovrebbe mirare al raggiungimento di due traguardi importanti: la tutela
dell'ambiente e della nostra salute. La prevenzione primaria ed il monitoraggio
ambientale - ed anche, perché no, un’informazione più puntuale e capillare - sono
gli strumenti principali per arrivare a questi obiettivi e dobbiamo fare in
modo che tutta la cittadinanza diventi parte attiva di tutte le fasi del
processo decisionale sulla gestione dei rifiuti.
Non
dobbiamo transigere sulla salute pubblica. Dobbiamo portare avanti una cultura
di eliminazione degli sprechi: meno carta, meno plastica, in poche parole
riduzione degli imballaggi e, soprattutto, non vogliamo infiltrazioni poco
chiare nella gestione del business dei rifiuti.
L'industria
dei rifiuti e del loro smaltimento, infatti, è ormai diventata un affare
multimiliardario. Non lasciamo che questo affare sia prepotentemente appaltato
a società di dubbia fama o con forti infiltrazioni a carattere malavitoso.
Spesso
si ha l’erronea convinzione che la parola “ecomafia” riguardi solo aree
geograficamente ben precise, identificate dall’opinione pubblica con il sud del
Paese.
Non
vorremmo che, mentre gli altri si limitano a parlare di zone a rischio come Napoli,
Caserta o la cosiddetta “Terra dei fuochi”, il prossimo episodio di "Gomorra"
dedicato ai rifiuti, si svolgesse a Mariano Comense.
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