I ' padroni delle ferriere' arraffano milioni e non pensano al
futuro di Dongo
Una cosa è certa. Le
vicende che negli ultimi anni
hanno interessato l' AFL -Ferriere di Dongo ora Isotta e
Fraschini (dal fallimento del
2009 , alla condanna per bancarotta del 2013 fino alle recenti indagini, con conseguente
arresto del gruppo dirigente del
Gruppo Casti -proprietario delle ferriere- per i reati di evasione fiscale,
contributiva e dell' IVA) dimostrano una sola cosa:
gli investimenti per
ricerca e innovazione, e più in generale la crescita sana dell' azienda, che avrebbero
garantito anche occupazione in crescita e sicurezza di un reddito per i
lavoratori, non sono mai stati al primo posto ( e neanche al terzo o al
quarto) fra gli obiettivi della proprietà.
Di fronte ad un disinteresse così evidente e ad un atteggiamento
speculativo e irresponsabile
restano irrisolti gravi problemi sociali;
Ci sono cose alle quali
provvedere subito, come il prolungamento degli ammortizzatori sociali
per i 180 dipendenti, ma anche lo sblocco dei conti correnti per pagare gli stipendi
arretrati (aprile, maggio e giugno) ma soprattutto per riavviare gli impianti
che sono fermi per mancanza di materiale e non per mancanza di ordini.
Ci sono da sentire anche i
lavoratori, le loro famiglie, gli amministratori locali, perché il caso della
AFL chiama in causa il futuro dell' intera zona;
Infatti per un ragionamento
complessivo sul da farsi ,non possono essere dimenticate questioni che vanno
poste all' attenzione dei commissari che devono stabilire lo stato di salute
dell' azienda e del ramo produttivo di Dongo ma anche dei compratori stranieri
che si sono detti interessati nei mesi scorsi
a) a bonifica di un sito sul
quale da quasi duecento anni si svolgono attività siderurgiche anch' essa in
grado di offrire opportunità occupazionali
b)la riconversione produttiva
dell'area delle ferriere, e l'individuazione
di settori produttivi nuovi come quello delle energie rinnovabili, o
quello della cantieristica navale nella prospettiva di un rilancio del
trasporto lacuale
c) la valorizzazione degli impianti siderurgici dismessi
all'interno di un percorso museale sull' industria lombarda all' interno del
quale Dongo assume un' importanza storico-monumentale notevole
Noi invitiamo alla mobilitazione
su questi temi e ci schieriamo ancora una volta
per la difesa del reddito e dell'
occupazione dei lavoratori di Dongo, e per la creazione di uno sviluppo sostenibile per le zone dell'
alto lago.
La segreteria provinciale del
PRC. Como
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