VARIANTE TREMEZZINA
Il giorno 4 luglio si è svolto un incontro informale tra una delegazione della segreteria della federazione provinciale di Como del PRC e alcuni esponenti del comitato di cittadini che sta vigilando sulla ventilata costruzione della strada che ha preso il nome di ' Variante Tremezzina'.
La questione è posta in questi termini;
rispetto alla attuale domanda di viabilità la
sede della strada Regina è senza dubbio sotto dimensionata.
Si tratta di una strada fragile che, al minimo
intoppo provoca conseguenze pesanti per chi la percorre ( attese e code
chilometriche) e crea per gli stessi motivi gravi danni alla qualità della vita
dei residenti costretti a subire rumori, odori, smog e polveri inquinanti.
E' soprattutto la crescente irritazione delle
popolazioni residenti che viene impugnata da chi è fautore di un' opera
stradale ( che d'ora in poi chiameremo anche noi 'VARIANTE DELLA TREMEZZINA')
per la quale sono stati per il momento
stanziati 320 milioni di euro e della quale si conoscono le caratteristiche di
massima esposte nel progetto preliminare ( per il definitivo occorrerà
aspettare la fine dell' anno).
Il progetto in realtà, sembra porre più
problemi di quanti non ne risolva;
Le principali critiche che sono state mosse
fino a questo momento indicano la scarsa efficacia dal
punto di vista viabilistico, il pesante
impatto della nuova strada sul paesaggio agricolo e sui manufatti storici
esistenti, il notevole consumo di suolo in una zona fortemente acclive, l'
incidenza del manufatto su un territorio a tratti geologicamente 'fragile'.
Procedendo con ordine ecco i principali
interrogativi
1.La strada , per come è stata disegnata,
risale la sponda occidentale del lago di Como staccandosi dalla statale 340
“Regina” in prossimità del cimitero nuovo di Colonno e si conclude , con tratti
in galleria e su viadotto, a Griante;
Il progetto presenta un primo e consistente
limite nell'andamento del suo tracciato: è inutile infatti
che l'intervento, proposto per aumentare la scorrevolezza del traffico
della Strada Regina,cominci qualche chilometro a nord di Argegno ignorando
completamente il punto dove più di frequente si generano rallentamenti e
ingorghi cioè la confluenza della strada Regina con la ss ….. proveniente dalla
valle d' Intelvi.
2.Un
aspetto veramente inquietante riguarda la fine che faranno il milione e
mezzo di metri cubi di roccia che saranno ricavati scavando i tratti di tunnel
previsti nella montagna fra Colonno e
Griante; voci insistenti parlano di riversarli nel lago, di fronte ad Argegno,
e a questo evento catastrofico si aggiunge il rischio di andare ad intaccare un
sottosuolo dove la presenza del radon
(gas radiottivo) è segnalata con punte fra le più alte d' Italia.
3.
La strada dovrebbe passare , sopra
Tremezzo , tagliando la collina in corrispondenza delle falde che danno acqua
ad una popolazione di 3000 persone, mentre alle spalle della torre di
Spurano il tracciato si svolge sopra un tratto
molto instabile formato da una frana materiali rocciosi che provengono dalla
soprastante falesia.
4.
La torre medievale di Spurano, con
col viadotto che le passa a poche decine di metri non è l'unico edificio
storico compromesso dalla strada, infatti il tunnel passerà proprio sotto l'
abbazia della Madonna del Soccorso ( punto terminale del Sacro Monte di
Ossuccio) e poche decine di metri sotto a questo sito (considerato patrimonio
UNESCO) un viadotto taglierà in due la Valperlana . Non a caso uno studio di
valutazione dell' impatto ambientale non è ancora giunto in Sovrintendenza
regionale né hanno ricevuto risposta le osservazioni della stessa
Sovrintendenza)
5.
In tutti i tratti all'aperto la
strada taglierà orizzontalmente la sponda, compromettendo il paesaggio, creando
una barriera fra il territorio che si trova a monte e quello che sta a valle e
possiamo immaginarci inoltre un consumo di suolo molto maggiore rispetto a
quello occupato dalla sede stradale
perchè difficilmente le strade di cantiere che dovranno essere costruite
per portare mezzi e materiali a queste quote verranno dismesse e diventeranno
cosi un ulteriore incentivo alla urbanizzazione della costa.
6.
I lavori, nella più ottimistica
delle ipotesi , dureranno dai 6 agli 8 anni e a partire da questo lunghissimo
periodo il fascino turistico ed ambientale della sponda occidentale subirà un
danno notevole perdendo la sua capacità attrattiva; ci si domanda , a questo
punto, che senso ha realizzare un'opera che dovrebbe facilitare l'
accessibilità turistica se la sua realizzazione comprometterà il paesaggio,
cioè la principale attrattiva della zona?
Partendo proprio da questa considerazione,
cioè cosa serve alla zona della Tremezzina, e cosa comporta la realizzazione
della variante si può arrivare ad alcune proposte alternative che ci sentiamo
di proporre perchè più economiche ed efficaci:
La Strada Statale 340 può essere adattata,
migliorandone la scorrevolezza, intervenendo con allargamenti nei punti che
presentano strozzature e provocano rallentamenti.
La strada naturale per il trasporto dei
residenti e dei turisti sul lago è da secoli l'acqua; aumentare le corse,
migliorare le possibilità di interscambio tra mezzi di terra e mezzi navali,
ridurre le tariffe sono misure che
incentivano sicuramente l'afflusso di turisti e non intaccano il patrimonio
paesaggistico, anzi migliorano la vivibilità per tutti residenti e turisti;
per non parlare degli effetti che questo
potrebbe avere sul settore della cantieristica,
Il principio deve essere quindi quello per
cui, ad ogni domanda di mobilità la sua risposta specifica; anche per il
trasporto merci, infatti ,non ha senso costruire nuove strade solo per far
passare sulle sponde del lago TIR semivuoti: occorre ripensare a questo
problema ad una scala regionale limitando alle grandi vie esistenti la
circolazione dei mezzi pesanti e integrandola con soluzioni alternative, come
quella su acqua e coi piccoli automezzi per il trasporto locale.
Anche in questa vicenda possiamo leggere la
necessità di scegliere fra due opzioni: la prima è quella delle grandi opere,
sostenute dai potentati economici e politici, utili solo per alimentare
giganteschi giri d'affari ( e di corruzione); la seconda è quella degli
interventi di manutenzione e di una risposta puntuale e precisa alla domanda di
mobilità che punti al risparmio di risorse, di territorio e che , tutelando il
territorio e le sue peculiarità, diventi occasione di benessere e di lavoro.
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