Il 27 gennaio del1945, le truppe sovietiche dell’Armata Rossa abbatterono i cancelli di Auschwitz , scoprendo un orrore ed una bestialità mai viste prima.
Ricordare e commemorare oggi le vittime del fascismo e del nazismo è ormai diventato, purtroppo, un' avvenimento poco sentito, poco gratificante, e assai poco produttivo e condiviso.
Fare in modo o preoccuparsi che questa memoria ci stimoli ad occuparci anche dei genocidi, delle ingiustizie e delle nefandezze neo fasciste odierne è cosa ancora più rara. Siamo consapevoli che l'essenza della memoria non deve limitarsi al ricordo del passato, ma deve invece spingerci a riflettere ed agire nel presente per perseverare una giusta causa.
Il tempo di Auschwitz è lontano ormai 70 anni ma ciò nonostante il mondo ha purtroppo conosciuto nuovi orrori altrettanto spaventosi, innumerevoli conflitti, nuovi genocidi e nuove deportazioni anche in Europa.
Nonostante tutto ciò ancora ci chiediamo come sia possibile che all’alba del 2015 esistano persone, movimenti e partiti politici di chiara ed evidente ispirazione fascista, e fatto ancora più grave, autorità che concedono loro spazi pubblici per propaganda, raduni, cortei, iniziative e manifestazioni.
Siamo contro casa pound, contro forza nuova, ma anche contro la nuova politica leghista , trasformatasi in un partito nazionalista, familista e xenofobo.
Quanti massacri e genocidi spesso coperti dall’occidente cosiddetto civile il mondo ha vissuto dal 1945 in poi?
Le innumerevoli vittime, donne uomini e bambini morti, pensiamo per esempio ai desaparacidos cileni e argentini, a ciò che accade nel Kashmir occupato militarmente, passando per il Sud Africa , vittima dell’orrore dell’apartheid, arrivando fino alla tragedia palestinese.
Pensando al giorno della Memoria, si pensi sempre tra le altre cose a come la follia nazifascista, anche in Italia abbia promosso le leggi razziali promulgate da Mussolini con la complicità di casa Savoia, privarono molte persone della loro dignità di esseri umani. In quei momenti terribili, mentre pochi aiutavano le vittime a fuggire la maggior parte delle persone fingeva di non vedere, per paura, per opportunismo o per altro.
Il nostro Paese necessita di Memoria, partendo da noi stessi, ripartendo dai nostri giovani. La Memoria va discussa,di continuo ed in ogni luogo di aggregazione.
Il vero pericolo oggi è il riproporsi delle destre più becere, ed i gravissimi e violenti fatti di cronaca degli ultimi giorni ne sono la prova lampante.
Difendere e diffondere il rispetto degli altri, delle idee, della libertà di espressione e di stampa, deve diventare un compito quotidiano di tutte e tutti coloro che si riconoscono nei valori della Democrazia.
La Segreteria Provinciale – P.R.C. Como