Continua la
mercificazione di diritti sanciti dalla Costituzione
Che la sanità pubblica
sia arrivata al capolinea non è più una novità, purtroppo.
Tuttavia, ci lascia
sgomenti il fatto cha anche nel nostro territorio le strutture ospedaliere pubbliche rilascino ai pazienti dimessi
insieme ai referti una stima di quanto sarebbe costata all’ospedale la degenza
dei pazienti!
Sostanzialmente, un
cittadino che paga regolarmente le tasse tra poco dovrà risarcire una struttura
pubblica e chiedere anche scusa del disturbo!
Facciamo presente,
ancora una volta, che l’art.32 della
Costituzione definisce il diritto alla salute “fondamentale” e gratuito per gli
indigenti. Non si capisce quale sia la ratio
di tale modo d’agire degli ospedali e la risposta potrebbe essere soltanto una:
considerare i pazienti dei numeri e un “peso” in termini economici. I bilanci
degli ospedali devono essere discussi nelle opportune sedi non snocciolati ai
pazienti che hanno tutto il diritto di usufruire delle strutture pubbliche. Il
costo delle degenze, eventualmente, è oggetto di discussione in sede sindacale
e, soprattutto, non ha alcun senso che venga riferito al paziente.
Per la Segreteria Provinciale
P.R.C. Como
Gianluca Giovinazzo,
responsabile sanità e formazione
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