In questi giorni apprendiamo nostro malgrado il triste epilogo sulla mancata costruzione di una moschea a Cantù.
Purtroppo è prevalso il populismo demagogico sempre meno “padano” e sempre più “fascio-sociale” della Lega e di altre formazioni politiche/associazioni cittadine/movimenti che in alcuni casi alcuni sono razzisti e xenofobe per loro stessa natura, mentre in altre situazioni hanno scelto il di dire il famigerato “no” per meri calcoli politici e paura del giudizio della cittadinanza.
Un’occasione persa non soltanto per Cantù ma per tutto il territorio, un’occasione persa a causa della perdita di conoscenza, di reciproco scambio culturale con la comunità islamica locale, comunità tra le altre cose, perfettamente inserita nel tessuto socio economico cittadino.
Con questa decisione, l’amministrazione comunale canturina vieta a delle persone di riunirsi per professare il proprio credo religioso diritto tra le altre cose sancito dalla Costituzione.
I cittadini islamici presenti all’interno del territorio, alcuni da svariati anni, sono di fatto canturini a tutti gli effetti, ogni fabbrica, ogni bottega artigiana si avvale del loro lavoro e per questa ragione sono regolari contribuenti, nelle scuole la realtà è quella delle classi miste ed anche negli oratori i bambini di fede islamica sono una grandissima parte.
Qualcuna delle forze politiche che si è espressa negativamente alla realizzazione del progetto ha dichiarato di averlo fatto in quanto predilige che il denaro necessario alla costruzione della Moschea venga destinato ad aiutare “gli Italiani”, concetto discutibile già di per se per il chiaro sfondo xenofobo che lo alimenta, inoltre bisogna sottolineare che il denaro non sarebbe stato prelevato dalle risorse del Comune di Cantù ma sarebbe pervenuto attraverso una donazione privata.
Quella stessa Lega che oggi inneggia al nazionalismo è quella che fino a pochi anni fa inneggiava alla secessione, alla Padania e che non riconosceva lo Stato Italiano.
Dobbiamo entrare nell’ottica che il nemico da combattere è il terrorismo spinto ed alimentato da qualunque fanatismo o ideologia estrema e non l’Islam che di per se non dice nulla di diverso da qualsivoglia altro credo.
A Cantù si è persa un’occasione, l’ha persa amministrazione comunale, che non ha alcuna remora nel concedere spazi pubblici a gruppi neo nazisti nel nome della libertà di espressione, ma impedisce o almeno ritarda la costruzione di un luogo di aggregazione minando la libertà di Culto.
A Cantù ha perso un’occasione tutta la cittadinanza, l’occasione per capire, conoscere comprendere gli usi e le culture di altre popolazioni.

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza,di lingua, di RELIGIONE , di opinioni politiche,di condizioni personali e sociali. È compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico sociale che,limitando di fatto la libertà e la eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”
Art. 3 della Costituzione Italiana

“Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti”
Art. 8 della Costituzione Italiana

PARTITO DELLA RIFONSAZIONE COMUNISTA- SINISTRA EUROPEA
CIRCOLO BASSA BRIANZA A. NATTA
RUGGERO ARNABOLDI Segretario del Circolo
GIULIO Russo Coordinatore per il territorio marianese