Domenica 31 maggio 2015 - durante la conferenza stampa indetta da Unione Degli Studenti di Como e Giovani Comuniste/i di Como i referenti delle due organizzazioni, Alice Rossi e Stefano Rognoni, spiegano in un'intervento congiunto,  le ragioni per le quali la campagna di sensibilizzazione sul tema dell'edilizia scolastica nelle scuole della Provincia di Como #LaVeraScuola che viene di fatto portata avanti dall'inizio dell'anno scolastico, continuerà con un'incontro che i ragazzi hanno richiesto al provveditore, dove consegneranno il dossier che è stato messo insieme in questi ultimi nove mesi e chiederanno ufficialmente che venga posto rimedio all'insostenibile situazione in cui versano i nostri istituti.



DOCUMENTO GC-UDS 
#LaVeraScuola

Nel presente anno scolastico in Italia si sono già registrati episodi legati al pessimo stato dell’edilizia scolastica e che hanno solo per sorte mancato di provocare vittime. 
Anche a Como non sono mancati casi preoccupanti come il crollo di controsoffitti e di caloriferi a soffitto, che sono passati quasi inosservati. Non si tratta di singole realtà ma di una questione sistematica che coinvolge la quasi totalità degli edifici scolastici sul nostro territorio. Avere problemi strutturali sembra essere divenuta la normalità, tanto che la situazione viene ormai accettata come inevitabile e si cerca di evitare il problema senza risolverlo. 
Da questa convinzione sono partiti Unione degli Studenti e Giovani Comunisti quando hanno deciso di avviare la campagna La Vera Scuola per portare all’attenzione della cittadinanza e delle istituzioni la insostenibile situazione dell’edilizia scolastica sul nostro territorio.  
Un primo risultato - affermano i rappresentanti delle due organizzazioni - è stato la presa di coscienza che un muro sfondato è degno di un Paese che si vuol definire civile. “La pagina creata su Facebook ha raccolto e continua a raccogliere segnalazioni anonime degli studenti, al fine di evitare possibili azioni disciplinari, che testimoniano il disagio e l’inquietudine che accompagna chi vive la scuola ogni giorno. “ 
Dalla documentazione emergono situazioni incredibili (controsoffitti crollati e mai riparati, aule al cui interno piove, muri e porte sfondati) e provvedimenti tanto inutili da sembrare grotteschi che saranno portati all’attenzione del Provveditore. Chiediamo l’immediata messa in sicurezza degli edifici, perché non può essere consentito che si rischi la vita per studiare e insegnare. 
Le risorse che sembrano introvabili per le scuole pubbliche sono spesso destinate a finanziare gli istituti privati e paritari, spesso gestiti da enti ecclesiastici con profondi legami con le forze politiche che governano città e regione, aggirando la Costituzione che impone che questi non gravino sulle casse dello Stato. Nello stesso DEF sono previsti sgravi fiscali per chi iscrive il proprio figlio a una scuola paritaria, mentre vengono tagliati ancora una volta i fondi alla scuola pubblica e in particolare all’edilizia scolastica pubblica. Infatti su 7 miliardi di tagli alle infrastrutture, quasi mezzo miliardo è dovuto al taglio all’edilizia scolastica. La stessa previsione di stanziamento del 5 per mille per l’edilizia scolastica di un singolo edificio rischia di aumentare le disparità consentendo lavori di ristrutturazione solo in scuole frequentate dai figli dei contribuenti più ricchi. “Auspichiamo che i fondi siano indirizzati a tutelare il diritto allo studio per tutti e non solo per pochi privilegiati.”  

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