Gli esponenti leghisti, in particolare l’eterno studente Salvini – il quale, per inciso, non ha mai lavorato in vita sua, ma fin da bambino sognava di fare il guidatore di ruspa - ci hanno da tempo abituato ad una perenne campagna elettorale infarcita di slogan demagogici e razzisti che, ben lungi dall’analizzare ed affrontare seriamente i problemi del Paese, si propone come sorta di Maalox utile a lenire il mal di pancia dei potenziali elettori.
Last but non least, la sparata del “governatore” della Regione Lombardia – Roberto Maroni (proprio quello condannato in via definitiva per resistenza a pubblico ufficiale) -, che ha pensato bene di rincarare la dose sul tema dell’immigrazione. Evidentemente al Nostro, le ruspe per spianare i campi rom non sono sembrate sufficientemente propedeutiche alla causa padana, ed è quindi autorevolmente intervenuto sul tema dell’immigrazione, prospettando anatemi via lettera per i Prefetti e taglio di risorse ai Comuni che oseranno da qui in poi rispettivamente assegnare e ospitare migranti. Riportiamo di seguito la dichiarazione testuale: “Ho deciso di scrivere una lettera ai Prefetti per diffidarli dal portare qui in Lombardia nuovi clandestini e ho deciso di scrivere ai sindaci per dirgli di rifiutarsi di prenderli, mentre ai sindaci che dovessero accoglierli ridurremo i trasferimenti regionali, come disincentivo, perché non devono farlo e chi lo fa, violando la legge, subirà questa conseguenza. Nei prossimi giorni voglio incontrare Toti e Zaia per fare fronte comune e assumere iniziative comuni”.
(Si nota forse un vago delirio d’onnipotenza?)
Resta da capire quale legge verrebbe violata dai Sindaci che intendono – su indicazione delle Prefetture – ospitare i migranti, ma è un dettaglio di poco conto.
È inutile ricordare al “governatore” ed ai suoi accoliti come l’Italia sia stata negli anni passati terra di migranti (ebbene sì, anche dal mitico nord-est), così com’è inutile ricordargli l’utilità dell’Albania per l’acquisto della laurea del “trota”, o della Croazia per la truffa del villaggio turistico padano.
Proponiamo quindi a questi signori:
1)  di andarsi a vedere il film “Cose dell’altro mondo”;
2)  di programmare una bella vacanza in Siria, con rientro in Italia, tramite apposito barcone via Lampedusa (costa una po’ di più di Sharm el-Sheikh, ma ne vale davvero la pena).
Ricordiamo a questi “statisti de’ noantri” che i migranti fuggono da fame e guerre sanguinose (che noi stessi paesi ricchi abbiamo contribuito ad armare), rischiando la vita per un futuro che sperano migliore. Ricordiamo tutti i bambini uccisi. Ricordiamo i raccoglitori di pomodori, sfruttati dai caporali; ricordiamo tutti coloro che contribuiscono alla ricchezza delle “fabrichete” del nord, ricordiamo le badanti. Ricordiamo anche chi, invece di sparare cazzate, si prodiga ogni giorno per salvare vite umane e per cambiare realmente le cose. E, soprattutto, ricordiamo la dignità di tutte queste persone che nessuna felpa razzista e fascista potrà mai cancellare.
Fateci un favore: prima di parlare contate fino a 1.500.000.
La Segreteria Provinciale