Prendiamo atto, ancora una volta, con sdegno e apprensione della notizia dell’ennesima chiusura di una sede di continuità assistenziale che dovrebbe essere prevista già alla fine di questo mese.

L’ASL di Como, sempre più attenta ai numeri e sempre meno rispettosa delle esigenze delle cittadine e dei cittadini ritiene, evidentemente, inutile la postazione di Cernobbio.

Tale postazione serve non solo la cittadina di Cernobbio ma gli abitanti di Ponte Chiasso, Monte Olimpino, Sagnino, Maslianico, Moltrasio, Carate Urio, Laglio e Brienno.

Appare superfluo evidenziare che i cittadini interessati sono tantissimi e che la stessa Croce Rossa giudichi indispensabile la postazione di continuità assistenziale di Cernobbio.

La Federazione Provinciale di Como del Partito della Rifondazione Comunista si augura che, attraverso la mediazione del sindaco di Cernobbio, la ASL revochi questa sciagurata decisione che, non ci stancheremo mai di dirlo, viola l’art. 32 della Costituzione che definisce il diritto alla salute come diritto fondamentale per l’individuo e per la collettività.

Partito della Rifondazione Comunista Como - Dipartimento Sanità