COMITATO POLITICO FEDERALE

Il comitato politico federale del P.R.C. comasco nella riunione del 10 settembre ha affrontato il tema della costruzione di  una cultura e  di una pratica dell' antifascismo che siano efficaci e all'altezza della sfida che abbiamo di fronte oggi.
La vicenda del raduno  di “forza nuova” a Cantù è soltanto il più recente di una serie di segnali che ci parlano dell' esistenza di un terreno di coltura nel quale possono attecchire idee reazionarie e trovare consenso movimenti che apertamente vogliono distruggere l'ordinamento democratico e cancellare la Costituzione nata dalla Resistenza

Per questo motivo ci dobbiamo impegnare anche nell'analisi delle forze avverse e nella comprensione della loro articolazione; il testo che segue, che proponiamo alla discussione del comitato politico federale di Como, vuole essere solo l'inizio di uno sforzo di elaborazione condivisa  che ha lo scopo di non farci trovare impreparati;

Per questo motivo, il CPF, dopo aver assunto il documento illustrato dal segretario ha ritenuto di inoltrarlo a tutti gli iscritti

I NUOVI FASCISTI, I NUOVI INDIFFERENTI E I NUOVI PARTIGIANI

La minaccia neofascista in Italia, oggi, non può essere ridotta semplicemente alla crescente visibilità di gruppi come forza nuova.
Siamo di fronte  purtroppo una situazione molto più pericolosa  nella quale la propaganda dell' estrema destra si intreccia con idee e comportamenti di una parte crescente della società:
Di questi tempi possiamo parlare di 'fascismo diffuso' perchè i miti della razza superiore, il nazionalismo armato, il dominio del cattolicesimo , il sessismo e il familismo non sono soltanto caratteristiche dei gruppi dell' estrema destra ma si distribuiscono e si frantumano anche nel linguaggio della cosiddetta gente comune.
Fascismo e illegalità
Quando ad esempio l'opinione pubblica e gli organi di stampa della ricca provincia di Como pensano che il problema della criminalità nelle nostre zone  si riassuma nello slogan “ più immigrati = + furti”, cedono alla propaganda fascista che in questo modo copre anche  la vera emergenza criminale del nord;
sugli affari delle famiglie 'ndranghetiste  che muovono cifre milionarie,  inquinando l'economia locale e occupando anche le amministrazioni comunali , siamo in pochi a gridare il nostro sdegno e la nostra condanna; quasi tutti, con i neofascisti in prima fila,  invece sono pronti a scagliarsi sui reati minori commessi dai clandestini  e a parlare dei pericoli della cosiddetta invasione degli extracomunitari
Quando vediamo cartelli con scritte tipo “ se essere fascista vuol dire pretendere che gli stranieri rispettino le nostre regole, allora io sono fascista “ in officine meccaniche o negozi che non rilasciano regolari ricevute fiscali, siamo di fronte  alla esaltazione fascista dello stato autoritario, della superiorità razziale e ma nello stesso tempo  ad una dimostrazione dell' individualismo egoista  piccolo-borghese tipico dei sostenitori del  fascismo sin dalla sue origini.

Lager leghisti
La lega di Salvini si rafforza perchè intercetta questo senso comune.
L'Italia è un paese nel quale le convinzioni delle persone , le loro speranze e quello in cui credono sono inevitabilmente impastate di razzismo e di xenofobia;
a quanti giustamente si indignano per  le  uscite di Salvini quando  dice di preferire su tutti il metodo australiano per  respingere i migranti ( per intenderci: nessuna assistenza sul proprio territorio, centri di raccolta come lager in isolette sperdute nel pacifico  e addirittura finanziamenti clandestini a trafficanti di uomini per  riportare in Indonesia i migranti) parlando di una svolta razzista e 'lepenista' del Carroccio, andrebbe ricordato che qualche anno fa i giovani lumbard avevano messo sul loro sito un videogioco dove si potevano affondare barconi  a colpi di mouse e che soprattutto sin dalle sue origini la Lega vaneggia di muri per difendere i sacri confini; muri che fino a trent'anni fa dovevano servire per arginare l'invasione  dei terroni e oggi dovrebbero tener fuori un'umanità altrettanto bisognosa e disperata;
In questo senso la Lega utilizza parole d'ordine della destra estrema capaci di attecchire anche nelle classi sociali subalterne; lo straniero come minaccia per il lavoro, per la salute , per la sicurezza è uno stereotipo che crea consenso, ed è tanto falso quanto urgente  da smentire ; visto l'orientamento prevalente nei mezzi di comunicazione questo sembrerebbe un compito impossibile ma per noi comunisti è assolutamente da prendere in considerazione.

Il mito del nuovo
Il nuovo che avanza, il vecchio  come categoria politica , la smania di fare piazza pulita e di rottamare sembrano, a ben guardare, la riedizione di una strategia commerciale e promozionale che fu già del fascismo; l'esaltazione del nuovo, del giovane sempre e comunque,  si fondano infatti sul profondo disprezzo per l'intelligenza collettiva e sulla convinzione che le masse non abbiano né capacità di giudizio né memoria;
Occorre diffidare di chi mette in primo piano il proprio essere nuovo, di chi smania di distruggere il vecchio;
Renzi, Grillo e il Berlusconi del '94 hanno questo in comune con il fascismo della prima ora: non conta ciò che concretamente viene proposto  e fatto, l'importante è affermare di  essere nuovi, e  scagliarsi  con violenza contro ciò che appare vecchio, a prescindere dal suo valore.
Per sembrare nuovi bisogna distruggere la memoria collettiva attraverso una sapiente opera di mistificazione: così ad esempio la novità della  'buona scuola' di Renzi  altro non è che la riproposizione di idee sulla scuola azienda prodotte dalla cultura liberale  negli ultimi trenta anni;  Ed è ancora peggio l'idea  del dirigente scolastico di oggi  che assomiglia molto al preside- direttore monarca  previsto dall' ordinamento della scuola durante il ventennio fascista;
Nè destra né sinistra
La rimozione della memoria civile  del paese passa anche attraverso la distruzione del vocabolario: secondo il pensiero dominante , e trasversale rispetto a molte formazioni politiche,  le categorie di destra e di sinistra sarebbero inservibili e superate dai fatti; e del resto, quando vediamo partiti come il PD , nati anche  da formazioni che la parola sinistra la conservavano anche nel nome(PDS – DS) ,  agire in totale continuità con lo stile berlusconiano, la confusione che si genera è tanta. I cittadini meno informati  cadono nella trappola di Grillo che ha approfittato della confusione per accrescere consensi basati sull' ira e non sul ragionamento;
A noi sembra  che questo paese abbia  bisogno  di giustizia sociale, della limitazione dello strapotere dei gruppi multinazionali e delle  di  redistribuzione della ricchezza, di  estensione dei diritti di cittadinanza  e di espansione degli spazi di democrazia e partecipazione;  queste  parole di sinistra ( in verità molto moderate)  andrebbero fatte riconoscere in ogni occasione ai nostri avversari ma soprattutto a chi le ha abbandonate e adesso si esalta per la competizione sociale  dimenticando la solidarietà, a chi insegue  il  profitto come unica forma di piena realizzazione degli uomini e delle donne dimenticando di aver cercato libertà e giustizia.
Dio patria e famiglia
La questione dei diritti civili si intreccia con l'offensiva neofascista in quanto, su temi che riguardano le opinioni e le convinzioni morali, le forze dell' estrema destra puntano da un lato a demolire  conquiste che negli scorsi decenni sono state fatte in tema ad esempio di divorzio, diritto di famiglia, interruzione di gravidanza; nello stesso tempo l'estrema destra attacca ed osteggia tutte quelle iniziative che parlano di nuovi diritti: insieme alla circolazione delle persone, le unioni civili e tutti i riconoscimenti per le relazioni familiari diverse dal modello tradizionale della famiglia tradizionale;
Su questo terreno si registra una piena convergenza con i settori più conservatori del cattolicesimo che hanno in mente la famiglia non solo come luogo di riproduzione ma anche di conservazione di valori, di  ideali e stili di vita;
Anche in questo caso è significativo quanto si somiglino le convinzioni espresse dalla destra di oggi ed i principi enunciati durante il ventennio fascista sul ruolo della donna, sul ruolo del marito-padre, sull' educazione dei figli. Magari non si tratta di apologia di fascismo in senso stretto, ma questa continuità di ideali e di scelte politiche è il dato che più di tutti deve preoccuparci, e deve vederci pronti anche ad una battaglia su questioni di carattere etico.

La nuova vigilanza antifascista
Gli esempi fatti fino a questo punto dovrebbero servire per fissare chiaramente un concetto: non possiamo ridurre la nostra azione antifascista ai presìdi (fondamentali e assolutamente necessari) o alle ricorrenze altrettanto importanti come il 25 aprile; Se così fosse avrebbero  buon gioco quanti  dichiarano superata e definitivamente consegnata alla storia la questione del fascismo; se così fosse e se le nostre attività antifasciste si limitassero alla denuncia dei tentativi dell' estrema destra di guadagnarsi visibilità e legittimazione, avrebbero buon gioco quelli che in occasioni di manifestazioni  di protesta contro raduni  nazifascisti parlano di scontri fra ' opposte fazioni' quasi si trattasse di faccende fra tifoserie avversarie o della riedizione della teoria degli 'opposti estremismi' di fanfaniana memoria.
Qui, dobbiamo ricordarlo in ogni occasione, non ci sono in ballo vecchi nostalgici dei tempi che furono o ragazzotti esuberanti vogliosi di menar le mani. E non ci sono neanche , come sostengono i 'nuovi indifferenti ' in stile Bizzozero opinioni diverse e comunque legittime e degne di essere  rappresentate.
Oggi il nuovo antifascismo si oppone a quanti vogliono smantellare l'ordinamento costituzionale , vuole affermare una democrazia basata sulla partecipazione dei cittadini alla vita politica, vuole  combattere chi , escludendo i cittadini ,  vorrebbe costruire sistemi autoritari e accentratori, ma soprattutto il nuovo antifascismo vuole costruire una società giusta e solidale e contrastare chi vorrebbe imporre discriminazioni e abusi basati sul colore della pelle, sull'orientamento sessuale, sulle convinzioni religiose e, come succede da sempre, sulla classe sociale di appartenenza.