di Giulio Russo e Ruggero Arnaboldi
Nemmeno il tempo di commentare o di discutere l’esito del Consiglio Comunale  che cosi , quasi senza pudore si sta subito provvedendo all’installazione di questa nuova deturpazione al già “provato”  panorama marianese.
Neanche un paio di giorni  dall’ultima tormentata e a tratti comica riunione del Consiglio Comunale ed ecco che la volontà dei singoli cittadini viene offesa e umiliata di fronte alla pronta ripartenza dei  lavori.
Il dado è tratto e gli interessi economici di una multinazionale hanno  purtroppo assai  più rilevanza della vita quotidiana di centinaia di abitanti, purtroppo d'ora in poi la “giunta Marchisio”  sarà ricordata come la giunta della antenna.
Il coraggio di cambiare ,come promesso in campagna elettorale si è tramutato, di fronte ai soldi in paura, ed in ciò che non ha la minima intenzione di dare voce alla popolazione, come del resto fanno il Governo ed  il Presidente del Consiglio su scala nazionale.

Non c'erano altri siti? Perché non si è fatta magari al posto del pannello che fino poco tempo fa faceva pubblicità alle sale slot? Perché non farla in un campo incolto?

il coraggio di cambiare passa anche da questi gesti,a volte è difficile dire di no ,ma è proprio questo il cambiamento  che chi ha dato il proprio voto si aspettava da questa giunta.

La “questione antenna” – a nostro avviso - è stata gestita male anche durante l’ultimo Consiglio Comunale, è vero che c'erano troppi ordini del giorno, ma tutti i capo-gruppo avrebbero potuto  mettere la cosiddetta “questione antenna” per prima.
In una riunione del C.C. di tale importanza, l’affronto di temi marginali posti ai primi punti della discussione è stato a nostro parere quantomeno da sprovveduti.

Crediamo che un tale problema avrebbe meritato molta più attenzione e certamente si sarebbe potuto costituire un gruppo di protesta unitario coinvolgendo tutte le forze, politiche e sociali che in qualche modo si sono opposte alla costruzione del ripetitore.

Non ci resta che continuare a protestare, come abbiamo fatto fin ora, lanceremo campagne di opposizione e non smetteremo mai di chiedere la rimozione di questo scempio.