Ciao Armando, che la terra ti sia lieve, anche i comunisti comaschi inchinano la tua, la nostra bandiera rossa e ti salutano con il pugno chiuso stretto stretto!




Como 15 dicembre 2015

Ho appreso con dolore la notizia della morte del compagno Armando Cossutta, grande dirigente del partito comunista, partigiano e dal 1972 al 2008 degno rappresentante dei lavoratori nel Parlamento della Repubblica.
La sua vita è stata un esempio di militanza e di coerenza per tutti i comunisti.
Nel 1991 è stato tra i fondatori di Rifondazione Comunista mantenendo fede a quegli ideali che lo spinsero giovanissimo ad entrare nelle file partigiane delle Brigate Garibaldi e nel 1943 ad iscriversi al Partito Comunista. Ho avuto l’onore di conoscerlo personalmente quando venne a Como nel 1996 a presiedere il nostro Terzo Congresso Provinciale alla vigilia delle elezioni che portarono alla vittoria la coalizione del centro-sinistra.

Era affezionato alla nostra città e più volte venne a trovarci per tenere il comizio di chiusura della nostra festa provinciale e per premiare i partecipanti al corso di partito “Alla scoperta delle nostre radici” in una magnifica giornata a Villa Olmo.

Ricordo con emozione la passeggiata sottobraccio con lui e la moglie Emi in piazza Cavour parlando della bellezza del nostro lago. Molti anni sono passati e nel 1998 le nostre strade si sono divise, ma gli ideali non sono cambiati, è giunto il momento per i comunisti di cercare le strade che uniscono e abbandonare quelle che ci dividono per dare rappresentanza e forza ai lavoratori.

Diceva Cossutta: “In Italia ci sono milioni di comunisti, ma nessuno li rappresenta”.

Ciao Armando, che la terra ti sia lieve, anche i comunisti comaschi inchinano la tua, la nostra bandiera rossa e ti salutano con il pugno chiuso stretto stretto!

Il presidente del CPF di Como
Manuel Guzzon

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