La situazione storico-politica estremamente difficile in cui versano il nostro Paese ed in un  certo qual modo tutta l’Europa, sta portando ad una deriva estremamente pericolosa e purtroppo altrettanto estremamente sottovalutata.
Si sa, quando i popoli hanno fame, i rigurgiti di stampo nazionalista , neonazista e neofascista hanno vita facile. Le persone devono cercarsi un nemico ad ogni costo e l’ultradestra strumentalizza crisi, disoccupazione e povertà diffusa per alimentare sentimenti di odio ed intolleranza anche in soggetti normalmente non legati alle loro folli e criminali ideologie raccogliendo così un consenso che è a dir poco allarmante.
Questo fenomeno si sta nostro malgrado sviluppando in Italia ed in tutta Europa, gruppi legati alla destra eversiva, movimenti xenofobi, omofobi e di stampo integralista cattolico guadagnano consenso raccontando fandonie su temi quali : “lavoro rubato agli italiani”  e  facendosi promotori di fantasiosi racconti in cui ogni episodio di violenza è secondo loro sempre e soltanto legato a cittadini stranieri.
In Italia e sopratutto in Lombardia (che sta diventando un laboratorio dell’estrema destra seconda solo al Lazio) il problema è pesantemente aggravato dal supporto logistico che le destre istituzionali danno a queste formazioni, propagandando attraverso i media lo stesso tipo di messaggio e regalando un’agibilità politica mai vista prima a formazioni che, secondo le leggi esistenti e la stessa Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza non dovrebbero nemmeno esistere.
Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, in tutto il territorio lombardo siamo costretti ad assistere a manifestazioni di carattere apologètico dove saluti romani e terminologie legate all’oscuro ventennio si sprecano, iniziative pubbliche concesse in spazi pubblici dove nel titolo e sui manifesti si legge senza possibilità di fraintendimenti la parola “camerati”, commemorazioni di criminali legati al nazifascismo di ieri e di oggi fino ad arrivare a scempi quali la ricorrenza del compleanno di Adolf Hitler che in provincia di Varese viene regolarmente festeggiato.
Questi gruppi si nascondono dietro fantomatiche associazioni culturali e/o di volontariato, portano cibo nei canili, festeggiano la“befana fascista” portando regali negli orfanotrofi, raccolgono adesioni e consenso nelle scuole e nelle curve degli stadi raccontando di essere coloro i quali, si preoccupano del futuro dei“nostri giovani” e della sicurezza delle “nostre donne” ma basterebbe visitare uno dei loro siti per rendesi conto che dietro a tutto ciò c’è quell’ideologia che per un ventennio tenne schiavo il nostro Paese.
La disinformazione, e l’indifferenza spaventosamente diffusa fanno il resto e le conseguenze si possono leggere senza nessun tipo di filtri nelle aggressioni sempre più frequenti, fino ad arrivare alle tragedie come quella di Fermo.
La poca Memoria della Storia ha da sempre creato danni irrimediabili, ed in un momento tanto delicato la pericolosità di un salto nel buio dell’estrema destra è un pericolo tutt’altro che lontano.
L’invito è quello di rimanere vigili, documentarsi su tutto ciò che questi individui combinano nelle nostre città, riconoscere i rigurgiti nazifascisti e chiedere alle istituzioni di far applicare le leggi e contrastarli.
Nei momenti in cui il popolo fa fatica a tirare avanti bisogna sempre ricordare che non è la guerra fra poveri che risolve le situazioni. Il vero nemico è il neoliberismo che cancella servizi e diritti di chi lavora lasciando poi lo spazio a coloro i quali vogliono privarci della Libertà e della Democrazia conquistati con la Guerra di Liberazione.
Como, 11 luglio 2016.

«Il pericolo sottovalutato dei rigurgiti neofascisti»