L'emergenza migranti pone oggi tre questioni fondamentali.
La prima riguarda la necessità di incalzare in ogni modo le istituzioni locali e nazionali per raggiungere  in tempi rapidissimi l'obiettivo della creazione di un centro di transito delle persone migranti dotato di posti letto, mensa, servizi, docce e presidio sanitario realmente efficiente,realizzato con i mezzi della Croce Rossa e con la possibilità di intervento delle associazioni e dei singoli volontari, più adatti della CRI alla mediazione culturale e alla solidarietà umana.

La seconda riguarda le voci che da tempo si rincorrono circa la possibilità che, in concomitanza con il forum Ambrosetti di Cernobbio, qualcuno pensi bene di ' ripulire la stazione' sgomberando i profughi e la loro 'fastidiosa presenza'.
E' Questa una eventualità che dobbiamo in ogni modo scongiurare.
Non vorremmo che, per onorare la presenza dei potenti della terra che esaltano la libera circolazione del denaro, si colpissero ulteriormente persone che, per il semplice accedente di essere nati in Africa, non godono del fondamentale diritto di libera circolazione.

Dobbiamo insistere in ogni modo per cercare di scongiurare un intervento repressivo di questo genere, anche a costo di sembrare inutilmente allarmisti.

La terza questione riguarda le velleitarie proposte di contro manifestazioni avanzate da soggetti provenienti da Roma, Milano e Bologna, che dovrebbero avvenire in concomitanza col forum Ambrosetti ai primi di settembre.
Respingiamo nuovamente come ha già fatto la rete “Como senza frontiere” nella riunione del 9 agosto questo invito per le seguenti ragioni:
  • Chi propone di manifestare non si preoccupa minimamente di chiarire contenuti sui quali manifestare, lasciandoci carta bianca, incaricandoci di avvisare la questura e promettendoci in cambio una massiccia presenza da tutta Italia per azioni dimostrative via terra e via acqua (sic) .
  • Questi professionisti del “catering della protesta” dimostrano di agire con il solo fine di guadagnarsi visibilità mediatica.
    Per questo ci dissociamo fin d'ora da qualsiasi tentativo di strumentalizzare i migranti e la rete “Como senza frontiere”.

    Il nostro compito deve essere invece quello di creare , insieme ad una presenza costante a fianco dei migranti, anche un rapporto di collaborazione con chi in Svizzera è contrario alle scelte del governo in materia di profughi.
    Per diffondere una coscienza solidale e antirazzista dobbiamo incontrarci e intraprendere azioni comuni creando un forum delle cittá di frontiera.


Como, 12 agosto 2016
La Segreteria Provinciale Prc/SE Como

Le/i Giovani Comuniste/i Como