A quattro mesi dall’apertura del “campo governativo “ di CRI e Prefettura la situazione che si trovano a vivere le persone che hanno scelto di utilizzarlo è tutt’altro che facile.
Partendo dal presupposto che, allo stato attuale delle cose, solo minori, donne e nuclei familiari (marito, moglie e figli) hanno la possibilità di accedervi ed  il risultato è che, dopo un lungo periodo di sovraffollamento oggi abbiamo un campo utilizzato per metà e ed una cinquantina di persone che ogni notte cercano un riparo di fortuna.  Prima dell’arrivo del grande freddo nei luoghi nascosti della città contrastati dalla repressione delle forze dell’ordine che doveva impedire la formazione di “bivacchi” o “accampamenti improvvisati” ; poi nella solita ed indipendente parrocchia di Rebbio accompagnati gruppi di volontari che ogni notte fanno delle ronde definite “solidali”.