Una
straordinaria giornata di festa, colori, musica antirazzismo,
antifascismo, antileghismo. Sono queste le percezioni che ha avuto
chi ieri era a Pontida in occasione del Festival
Antirazzista.
Nonostante
il terrorismo psicologico che Matteo Salvini ed il sindaco
leghista hanno seminato nei gironi precedenti, nonostante
l'ordinanza illegittima di obbligo chiusura di tutti gli esercizi
commerciali la Pontida antirazzista ha risposto all'appello
partito da Napoli e la grande manifestazione è riuscita, sia per
qualità e sia per numero di partecipanti (circa 5000 persone
provenienti da tutto il territorio italiano). Tantissime persone,
buona musica e gazebo tra i quali anche quello del GAP di Bergamo.
Per
giorni e giorni la Lega Nord ha provato in tutti i modi ad impedire
lo svolgimento della festa, appellandosi alle istituzioni prima e ad
FS poi ma a nulla è servito.
Si sono
calunniati i presunti partecipanti urlando all'arrivo di chissà
quali antagonisti, sull'ordinanza restrittiva infatti si riportava che sarebbero stati previsti parecchi “atti
di vandalismo” e la cittadina bergamasca per diversi giorni,
ha vissuto vero e proprio clima di assedio.
All'iniziativa anche Adelmo Cervi e Paolo Ferrero
Chi è
stato li può confermare che al contrario da quanto sostenevano Salvini e il Sindaco di Pontida non si è verificato nessun disordine, i
concerti si sono svolti uno dopo l'altro in grande serenità e gli
ospiti alla fine hanno ripulito il prato raccogliendo e mettendo nei
sacchi di plastica per la raccolta differenziata tutti i rifiuti
prodotti durante la giornata.
Che
dire, un uso dello spazio aperto ben diverso da quello a cui Pontida
era suo malgrado abituata.
Presenti
decine e decine di artisti che hanno voluto “metterci la
faccia” per la causa
antirazzista e tra loro Tonino
Carotone e
O'Zulù dei 99Posse i
quali hanno anche prestato la propria immagine per la campagna di
sostegno alla Rete ComoSenza frontiere.
Finalmente la città che per più di un ventennio un ventennio è stata il simbolo del razzismo, del sessismo, della xenofobia della Lega e dei suoi segretari che si sono susseguiti negli anni ha avuto la sua rivalsa democratica.
A
Pontida ieri si è riscritto un pezzo di storia, la roccaforte del
razzismo e dell'odio della Lega è stata liberata.
Ora avanti con la difesa del
25 Aprile.
Como,
23 aprile 2017
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