Comunicato Stampa:

Mittente: La Prossima Como

Pensiamo a tutti gli invisibili - vergognosi i commenti razzisti al video della lista

Stefano Rognoni, Candidato Consigliere de "La Prossima Como" ha dichiarato: «Il gran numero di insulti sotto il video della lista La Prossima Como dedicato alla questione immigrazione dà la conferma di quanto radicato sia il concetto che “la coperta è corta e qualcuno deve restare fuori”. Fuori dalla possibilità di ricevere aiuto, fuori dalla possibilità di avere un futuro. Ribadisco che non vi è alcuna contraddizione tra l’aiuto al migrante e l’aiuto allo studente, al lavoratore, al pensionato, al disabile comasco. Le risorse esistono e vanno utilizzate per tutelare le fasce più deboli della società comasca, indipendentemente dal colore della pelle, dalla lingua di origine e dalla religione professata. La nostra città si è scoperta l’estate scorsa una città di frontiera estremamente solidale, in grado di offrire aiuto alle centinaia di persone che allora erano accampate in Stazione San Giovanni. 
Oggi occorre fare un salto di qualità per creare le condizioni tali per cui le persone che desiderino richiedere la protezione internazionale nel nostro Paese possano sentirsi parte della collettività, come pure devono sentirsi parte della collettività i nuovi cittadini, come gli studenti e gli anziani comaschi che sono perennemente esclusi ed invisibili. 

Per l’appunto non vi è alcuna contraddizione nel tutelare queste fasce di società, che presentano importanti punti di contatto. Dovrebbero vergognarsi le forze politiche che soffiano sul fuoco della guerra tra poveri, tutelando in questo modo solamente i grandi speculatori, gli evasori che succhiano risorse dalla nostra città gonfiandosi il portafogli senza contribuire al mantenimento dei servizi pubblici, i proprietari che tengono case sfitte per sfizio senza interessarsi del fatto che in tanti hanno perso la casa in questa crisi economica.
Nei confronti di costoro dovrebbe rivolgersi lo sdegno dei cittadini onesti, di quelli che sudano il salario e si vedono deprivati di ciò che dovrebbe essere loro di diritto: solo una redistribuzione più equa delle risorse può garantire lo sviluppo armonico della nostra città e una vita migliore per i cittadini».


Como, 05 giugno 2017