Basta roghi, stop al biocidio in Campania

Brucia da giorni il Parco Nazionale del Vesuvio, tra le centinaia di roghi tossici che continuano ad avvelenare la Campania. Urge un intervento da parte dello Stato.

Afragola, Acerra, Casalnuovo, Casoria, Frattamaggiore, Cardito e tutto l'hinterland napoletano. E adesso, il Vesuvio. Brucia ancora la Terra dei Fuochi. Brucia la Campania. Brucia il Sud Italia. Bruciano tra le fiamme le speranze di un popolo già martoriato dai roghi che aspettava giustizia e che invece ora si trova ad affrontare questa nuova emergenza. Ettari ed ettari di terreno tra le fiamme. Il Parco Nazionale del Vesuvio che quasi non esiste più. La provincia di Napoli da giorni avvolta nell'odore acre dei roghi e nella paura delle conseguenze devastanti che questo scempio avrà sulla salute dei cittadini. Non è infatti solo la paura delle fiamme, che in queste ore hanno raggiunto il centro abitato e l'ospedale di Torre del Greco, a preoccupare. 

Ciò che fa più male è la consapevolezza della ricaduta tossica che a breve e a lungo termine questo ennesimo enorme rogo avrà sull'ambiente e sulle persone. L'ulteriore conseguenza, dato che in questa terra il tasso di mortalità è già notevolmente più alto della media nazionale per le devastazioni ambientali, gli sversamenti illegali e i roghi tossici che non hanno mai smesso di portare soldi nelle mani di chi con la "monnezza" fa affari milionari. Le stesse mani che appiccano i fuochi, le stesse mani che hanno interessi sotto le fiamme in questa terra, che hanno interesse a nascondere ciò che non viene smaltito e poi a dargli fuoco. Mani di chi non si fa scrupoli se a pagare le conseguenze di tutto questo saranno i loro stessi figli, figli di una terra stanca di svegliarsi ogni giorno sotto una cappa di fumo. 

È necessario richiamare l'attenzione su questo tema. È necessaria una assunzione di responsabilità da parte di tutti, in primis di uno Stato che fino ad oggi è rimasto a guardare. Serve una presa di coscienza perché la Terra dei Fuochi non resti ad appannaggio esclusivo di chi ci vive ma diventi realmente un problema di tutti.
Domani alle 17 una mobilitazione partirà dalla metropolitana di Toledo a Napoli, per urlare ancora una volta basta alle speculazioni, basta agli abusi, basta alle vittime innocenti di un sistema marcio che arricchisce i potenti e condanna a morte tutti gli altri, basta alle ecomafie, basta al biocidio. Il tempo della lotta non è ancora finito.