(29/07/2017) Da ecoinformazioni  il resoconto del primo incontro de "Il Brancaccio di Como"al quale abbiamo partecipato ieri sera.

Il Brancaccio di Como si ritrova a settembre

Prosegue il cammino dell’insieme di forze politiche e di persone che hanno risposto all’appello di Anna Falcone e Tommaso Montanari per  dar vita a un’Alleanza popolare per la democrazia e l’eguaglianza.
Il gruppo che si è ritrovato a Como, il 28 luglio, nella sede della ex circoscrizione di Como centro, dopo aver analizzato pregi e limiti, inclusioni ed esclusioni, dell’appello del Brancaccio, ha valutato di ritrovarsi in un’assemblea pubblica per approfondire e riempire di contenuti i “10 punti” sottoposti alla valutazione delle assemblee locali, che si stanno svolgendo un po’ dappertutto in Italia.
Ancora indefinita la data del prossimo appuntamento, ipoteticamente fissato nella prima metà di settembre.

I dieci punti del Brancaccio
1) Attuazione della Costituzione
(Sovranità popolare; uguaglianza sostanziale; parità di genere; la democrazia nei partiti e nei movimenti – la separazione fra cariche politiche e cariche istituzionali; cancellazione del pareggio di bilancio nell’articolo 81)
2) Lavoro
(Ripristino dell’articolo 18 ed estensione delle tutele a tutte le forme di lavoro; reddito di dignità – partendo dalla proposta di Libera; lotta alla precarizzazione del lavoro e delle professioni intellettuali; riforma delle 6 ore lavorative e diritto al tempo)
3) Redistribuzione della ricchezza e giustizia sociale
(Riaffermazione del ruolo dello Stato in economia, nelle strategie di sviluppo, nella tutela dei diritti e nella erogazione dei servizi pubblici; diritto a un’equa retribuzione e parità di retribuzione fra uomini e donne: equità e progressività fiscale; strategie di contrasto all’evasione fiscale: tassa patrimoniale; tassa di successione sui grandi patrimoni)
4) Economia, fiscalità e diritti sociali
(Diritto alla salute e potenziamento della prevenzione; accesso alla diagnostica genetica e alle cure più all’avanguardia; diritto all’assistenza sociale; sostituzione della politica dei “bonus” con servizi socio-assistenziali garantiti; diritto all’abitare e recupero del patrimonio immobiliare esistente)
5) Istruzione pubblica e libertà di manifestazione del pensiero
(Abrogazione della Buona Scuola; gratuità dell’università, da finanziare con la tassa di successione sui grandi patrimoni; potenziamento della ricerca pubblica; accesso alla conoscenza e alle reti informatiche; pluralismo e libertà dell’informazione)
6) Ambiente e patrimonio culturale
(Riconversione energetica ed energie verdi; consumo di suolo zero; un’unica grande opera pubblica: il risanamento ambientale, e la messa in sicurezza del territorio; abrogazione della riforma della conferenza dei servizi contenuta nella Legge Madia; abrogazione della riforma Franceschini e ricostruzione della tutela pubblica)
7) I migranti
(Una politica attiva di accoglienza; cittadinanza; integrazione; attuazione dell’articolo 10 della Costituzione; corridoi umanitari)
8) Giustizia
(La giustizia come “diritto sociale”: politiche di prevenzione, accorciamento dei tempi, certezza della pena, ampliamento dell’assistenza legale ai soggetti deboli e ai non abbienti; avvocati pubblici; contrasto attivo alla violenza di genere; condizioni di vita, sicurezza e diritti dei carcerati; ampliamento delle pene alternative)
9) Politica internazionale
(Il ruolo dell’Italia nel contesto internazionale; l’Italia ripudia la guerra – attuazione dell’articolo 11 della Costituzione; l’Europa: revisione dei trattati, l’euro, la costruzione della cittadinanza europea; no al CETA)
10) Lotta alle mafie e alla corruzione
(Prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata; interdizione definitiva dai pubblici uffici e dalle cariche pubbliche per i condannati per reati contro la P.A.; impiego sociale dei patrimoni confiscati; reinserimento.