Come se non bastassero le fatiche necessarie e far camminare  unita la sinistra comasca, da qualche giorno dobbiamo sopportare un' altra pena.

In una decina di righe apparse mercoledì su 'ecoinformazioni' infatti un professore, senza mai nominarla, vorrebbe demolire l'esperienza politica de "La Prossima Como": sordità politica, confusione sulla proprio orizzonte e incoerenza nella tessitura delle alleanze, queste le critiche principali che vengono rivolte alla Sinistra unita lariana. 

Sulla sordità, sull'incapacità al confronto, noi di Rifondazione Comunista siamo testimoni dell' esatto contrario. 

Dalla primavera del 2016 "la Prossima Como" è uno spazio aperto in cui si confrontano persone associazioni e forze politiche che ,non nascondendosi dietro alle differenze ma dando pari dignità a tutti e a tutte, (come si dice, "ognuno è indispensabile nessuno è autosufficiente"), con pazienza hanno individuato contenuti comuni e intorno a questi intendono lavorare in futuro.

L' opposizione al liberismo, ad esempio, che per noi significa criticare lo sfruttamento del lavoro e il saccheggio delle risorse compiuti in nome del profitto capitalista, dal supermercato dietro casa alle terre desertificate del quarto mondo. E critica anche agli accordi internazionali che , sempre in nome del profitto, vorrebbero stravolgere la costituzione e cancellare i diritti dei lavoratori e le tutele per la salute dei cittadini.

Se poi anche la lega vota contro il TTIP o il CETA, con motivazioni protezionistiche  che  non ci appartengono, non è un nostro problema , esattamente come accadde per il referendum del 4 dicembre 2016 quando i sostenitori della deforma costituzionale ci accusavano di votare NO come  i fascisti e i legaioli .


Le alleanze infine; chi si è ritrovato nella proposta della " Prossima Como" non può che essere lontano dalle posizioni del PD, che se a livello nazionale si possono riassumere con il tentato stravolgimento della Costituzione, con il Jobs Act, con la cosiddetta ' Buona Scuola ', a livello locale si esprimono nella negativa esperienza della giunta Lucini, e  nella scelta di un candidato sindaco lontano anni luce dalla parte di società che vogliamo rappresentare. Proprio per questo  La Prossima Como non ha dato indicazioni di voto al ballottaggio; Solo. individualmente invece alcuni hanno scelto il "meno peggio" , cioè il candidato Traglio, compiendo un ragionamento del tutto legittimo, che però noi comunisti non condividiamo assolutamente e che leggiamo esclusivamente finalizzato alla fase del ballottaggio chiusasi la settimana scorsa. 

L'esperienza della lista proseguirà con l'opposizione alle politiche della giunta di centro-destra, come ci saremmo opposti senza sconti a quelle del centro-sinistra.

La Segreteria Provinciale Prc/SE Como