Comunicato stampa

Como, la giunta Landriscina esternalizza il 62% del servizio di refezione scolastica – Baggi (Prc) e (Potere al Popolo): «Un altro passo che va dritto verso la privatizzazione del servizio pubblico a spese di lavoratori e famiglie. Siamo al fianco di chi lotta contro questa decisone».

Dichiarazione di Fabrizio Baggi responsabile comunicazione Prc/SE Lombardia, coordinatore organizzativo Prc/SE Como e aderente a “Potere al Popolo” in merito all’esternalizzazione del servizio di refezione scolastica promossa dalla giunta Landriscina.

«Oggi ho partecipato alla presentazione del progetto della giunta Landriscina di privatizzare ed esternalizzare, nonostante il parere contrario delle organizzazioni sindacali e della RSU del Comune, a partire dall’anno scolastico 2018/2019 del 62% del servizio di refezione scolastica per un totale di circa 2500 pasti al giorno» ha dichiarato Fabrizio Baggi – (Prc/SE) e (Potere al Popolo) dopo aver partecipato alla riunione della Commissione 3 del Comune di Como

«Trovo quantomeno singolare» ha continuato Baggi «che per i primi 20 minuti di Commissione l’Assessora Amelia Locatelli sia intervenuta con una modalità che anziché esporre il progetto dava l’impressione di assistere ad una lezione di educazione alimentare tergiversando sul tema reale che è quello della scelta di quest’amministrazione che metterà a rischio la qualità del servizio, che fino ad oggi ha visto una qualità dei prodotti erogati elevata ed un buon grado di soddisfazione degli utenti ed il posto di lavoro 47 persone che allo stato attuale sono assunte nelle cucine di competenza con un contratto a tempo determinato che non verrà riconfermato.

Come Prc e Potere al Popolo» ha concluso «vogliamo denunciare l’ennesimo atto di una giunta che muovendosi in completa continuità con i governi degli ultimi anni guarda ad una privatizzazione sempre più selvaggia del servizio pubblico a 360 gradi, che nel nome del profitto mina la qualità di un servizio tanto importante quale quello delle refezioni scolastiche non curandosi minimamente dei potenziali aumenti di costi per le famiglie e della perdita del posto di lavoro delle 47 persone che sono oggi impiegate nelle cucine che fanno capo al Comune. Saremo al fianco delle rivendicazioni e della lotta delle lavoratrici, dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali, della RSU e delle famiglie che pagheranno sulla propria pelle l’ennesima scelta inaccettabile di questa Giunta».

Como, 12/03/2018