La Federazione provinciale di Como del PRC/SE esprime massima solidarietà a Jacopo e Fabio, condannati rispettivamente a 25 e 30 giorni di reclusione, convertiti in ammende di 1875 e di 2250, per aver violato un “Foglio di via” dalla città di Como per prendere parte ad una riunione di Como senza frontiere, a cui aveva partecipato anche il nostro partito.

Come riporta Ecoinformazioni, infatti, i due ragazzi sarebbero stati visti nelle vicinanze di un oratorio che dava ospitalità ai migranti, luogo in cui si svolgeva la riunione di CSF, e segnalati.

Già il provvedimento del foglio di via, comminato dalla questura per aver partecipato ad una manifestazione contro i trasferimenti forzati a Taranto, è una misura che ricorda tanto quelle adottate nel ventennio più oscuro del Novecento. I due ragazzi sono stati presenti insieme a noi nella drammatica estate del 2016 alla stazione S. Giovanni, creando un presidio informativo per i migranti. 

La successiva condanna per essere aver partecipato ad una riunione di una Rete come Como senza frontiere, sta a significare che per qualcuno la solidarietà deve essere criminalizzata.

Nel sottolineare ancora una volta come la solidarietà non può mai essere reato, la nostra Federazione provinciale esprime grande preoccupazione per i crescenti fenomeni di repressione nei confronti di partiti, associazioni e singoli che cercano di rendere più dignitosa l’esistenza di altre persone, proprio in un periodo in cui gruppi neofascisti si sentono liberi di effettuare ronde squadriste in stile ventennio e in cui episodi di violenza e intolleranza nei confronti dei migranti si moltiplicano a dismisura.



Como, 30/07/2018