In merito alle dichiarazioni della Parlamentare della #Lega Alessandra #Locatelli sull’ipotesi di mettere delle cancellate su tutto il perimetro del portico dell’ex Chiesa di #SanFrancesco a #Como - Pierluigi Tavecchio – segretario provinciale Prc/SE Como e Fabrizio Baggi– responsabile politiche migratorie Prc/SE Lombardia hanno dichiarato:

«Nella ricca e cattolica Como la Lega continua la propria campagna di diffusione di messaggi d’odio e cavalca la paura delle persone al becero fin elettorale.
Da mesi il dibattito politico interno alla nostra città verte sull’evidente necessità di aprire un #dormitorio permanente per far fronte alle esigenze delle persone senza fissa dimora ed in condizione di #marginalità.
Su questo tema l’amministrazione #Landriscina, nella persona della Parlamentare leghista Locatelli non solo non ci sente (o finge di non sentire) al chiaro scopo di creare malessere e disagio nella speranza che questa condizione inaccettabile faccia sì che qualcuno “si comporti male” e dia loro gli strumenti per ripartire con il disco rotto della #sicurezza e degli #sgomberi, ma addirittura ora propone, in Consiglio Comunale, mozioni deliranti come quella delle “gabbie” attorno al piazzale del dell’Ex Chiesa di San Francesco per evitare che #migranti e #senzatetto ci passino la notte.
Lo abbiamo detto e ripetuto almeno #49milioni (cit.) di volte, un’amministrazione comunale di un paese civile deve garantire una vita dignitosa ed una casa a tutte le #persone che vivono in città, come prevede la #Costituzione #Repubblicana e #Antifascista nata dalla #Resistenza.
Non è un’amministrazione degna di tale nome quella che permette che delle persone passino la notte all’adiaccio e che fa della guerra a queste stesse persone (e mai alla povertà in quanto tale) la sua bandiera politica.
La Lega la smetta di prendere in giro l’intelligenza della cittadinanza comasca con queste dichiarazioni che altro non sono se non "sparate da bar" e si apra subito un dormitorio permanete, anche e soprattutto in vista del prossimo inverno, quando i locali destinati fino ad oggi al progetto “emergenza freddo” verranno, come già ampiamente dichiarato, destinati ad altro uso. O si vuole forse arrivare ad avere il primo caso di morte per ipotermia in città?»

Como 21/02/2020