COMUNICATO STAMPA:
In merito alle ronde messe in campo dalla #destra nelle aree boschive di #MontanoLucino Cristiano Negrini (segretario del Circolo territoriale #Olgiatese) e Fabrizio Baggi (Responsabile Organizzazione della segreteria provinciale di #RifondazioneComunista #Como) hanno dichiarato: «RONDE NEOFASCISTE NEI BOSCHI DI MONTANO LUCINO - Si faccia una vera lotta alle mafie, si riaprano i sert e si ricrei uno Stato sociale tale da intervenire in maniera decisa sul disagio giovanile».
«Vergognosa l’azione #squadrista compiuta nelle aree boschive della zona di Montano Lucino dal capogruppo di “Noi con Montano Lucino”, Andrea #Matteri, anche presidente del Circolo dell’Olgiatese “Sergio #Ramelli” di Fratelli d’Italia, l’eurodeputato del partito di Giorgia #Meloni, Carlo #Fidanza, e l’ex consigliere regionale Francesco #Dotti.
Partiamo dal presupposto che il fenomeno dello #spaccio nei #boschi esiste, è un grave problema e che per quanto riguarda il contenimento esistono le forze dell’ordine che hanno una preparazione adeguata. Non sta né in cielo né in terra che un gruppo di individui si erga ad organizzazione #paramilitare e decida di mettersi a fare le #ronde.
Inoltre se davvero si vuole combattere il fenomeno dello spaccio bisogna colpire lo cosche #mafiose che lo capeggiano, tutte assolutamente autoctone, non basta colpire sempre e solo la #manovalanza – spesso di origine #straniera – anche a causa dell’impossibilità di regolarizzarsi data da alcuni commi della #legge132 e del decreto #sicurezzabis a firma Matteo #Salvini mantenute, entrambe dal governo #PD#M5S e #Leu.
Un altro punto fondamentale è quello del disagio giovanile. Non ci sarà mai una reale lotta contro l’uso di sostanze stupefacenti fino al giorno in cui le istituzioni non decideranno di intervenire su tutte quelle problematiche che il disagio lo creano. In tutta risposta i governi degli ultimi anni hanno tagliato i fondi destinati ai SERT ( Servizi per le Dipendenze patologiche) depotenziandone l’azione e facendone chiudere moltissimi.
Insomma le #dipendenze aumentano ed i #SERT chiudono ma poi la destra #neofascista fa ricadere la colpa sulla manovalanza straniera che a sua volta è una pedina delle cosche mafiose.
Chiediamo con forza che chi ha strumentalizzato la grave situazione nella quale versano i boschi di Montano Lucino e tutte le aree boschive del territorio regionale venga perseguito a termini di legge – un’azione squadrista del genere avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia – e una “squadraccia” non può e non deve sostituirsi alle forze dell’ordine al solo becero scopo elettorale e della ricerca di facili consensi populisti.
Si vuole combattere il fenomeno dello spaccio e dell’utilizzo di sostanze stupefacenti? Si faccia una vera lotta alle #mafie, si riaprano i sert e si ricrei uno #StatoSociale tale da intervenire in maniera decisa sul disagio giovanile».

Como 24/02/2020