COMUNICATO
L’ANPI e le associazioni antifasciste
comasche esprimono tutta la preoccupazione per l’aumento di attività da parte
di organizzazioni neofasciste e neonaziste presenti sul territorio.
Esprimono inoltre la propria preoccupazione
per l’assenza di interventi da parte delle autorità anche di fronte a episodi
di delinquenza come quello di Cantù, dove i neofascisti di Forza Nuova hanno
imbrattato con scritte razziste i negozi gestiti da immigrati cinesi, o come
quello del 25 aprile a Como quando sono stati coperti i manifesti del Comune affissi
per la celebrazione della festa nazionale; in questi episodi si sommano gli
aspetti dell’apologia del fascismo e del razzismo con veri e propri danneggiamenti,
tutti reati contemplati dalle leggi, che restano impuniti.
Senza mettere in dubbio l’attività di
costante monitoraggio svolto dalle autorità di Polizia nei confronti di queste
forze sovversive, chiediamo però con forza che dal semplice controllo si passi
ad una fase più concreta. Tali e tanti sono i fatti di questi ultimi mesi
riconducibili agli ambienti neofascisti che diventa semplicemente difficile
citarli tutti, ci limiteremo ai più eclatanti: Militia di Como è da sempre in
stretti rapporti con alcune vecchie figure dell’eversione nera degli anni
Settanta. Solo un paio d’anni fa, il 14 gennaio 2011, presso la sala della
circoscrizione n. 4 a
Camnago Volta, invitò a una pubblica conferenza Stefano DelleChiaie, ex capo di
Avanguardia nazionale, e Giancarlo Rognoni, il leader milanese di Ordine nuovo,
condannato per la tentata strage del 7 aprile 1973 sul treno Torino-Roma. Il 12
maggio scorso Militia ha presentato a Lecco (sempre in una sala di un consiglio
di zona) il libro “Atmosfere in nero” di Mario Merlino, noto provocatore di
Avanguardia nazionale ala fine degli anni Sessanta (passò alla storia per le
sue infiltrazioni a sinistra). Dal canto suo, sempre a Como, il 27 gennaio
2012, Forza nuova organizzò nella sua sede in via Napoleona, 1 la proiezione di
“Wissen macht frei”(“La conoscenza rende liberi”), il primo documentario
negazionista dell’Olocausto edito in Italia, nell’occasione definito “pesce
d’aprile ebraico”. La Digos
ne sequestrò una copia. A organizzare l’evento fu Mirko Viola, arrestato nel
novembre 2012, e successivamente condannato a due anni e otto mesi, “per
associazione per delinquere facente capo alla Sezione italiana del sito
Stormfront”, dedito, secondo il mandato di cattura, “alla diffusione di
ideologie razziste”, ma anche (secondo
la sentenza) alla costituzione “di un gruppo operante con una struttura più
ampia avente le caratteristiche tipiche di movimenti che ricordano lo
spontaneismo armato di alcune formazioni di estrema destra operanti in Italia a
cavallo degli anni ’80”. Nelle motivazioni della stessa sentenza, oltre alle
minacce a giornalisti e a rappresentanti della comunità ebraica romana, è stato
evidenziato anche il passo in cui Viola si dice pronto “a portare una bella
testa di maiale grondante sangue da lanciare contro i mussulmani”. Evidentemente
a questo tipo di atteggiamento si richiama la locandina approntata per la
prossima “grigliata nostalgica” in territorio comasco, dove troneggia un maiale
sorridente. Un palese omaggio in chiave razzista proprio a Mirko Viola, per
altro nuovamente in carcere (a San Vittore) da pochi giorni per aver violato
gli obblighi degli arresti domiciliari. Mentre arrivano le adesioni del veneto Fronte
skinheads di Piero Puschiavo, dell’associazione Raido di Roma (un gruppo di fanatici
di Evola e di Godreanu, il fondatore della Guardia di ferro rumena), di
Maurizio Morelli dello spazio Ritter di Milano, dell’associazione Zenit (tra i
promotori della manifestazione del 15 giugno scorso a Roma di tutta l’estrema
destra in difesa del dittatore siriano Assad), del Gud di Trieste (Gruppo
unione difesa), il rischio evidente è il possibile ripetersi in Lombardia di
appuntamenti a carattere nazionale, con il convergere da più parti di militanti
neonazisti, come già accaduto il 20 aprile a Varese (per il compleanno di
Hitler) e a Milano, presso Rogoredo (organizzato dagli Hammer) il 15 giugno
appena passato. Che non si tratti di una semplice grigliata fra amici, con
contorno di danze nazirock (sul palco sono attesi i Malnatt e i Gesta Bellica),
è più che evidente.
Sarebbe tempo di vietare appuntamenti di
questa natura, luogo privato o meno, il cui scopo, in definitiva, è solo quello
di propagandare l’odio razziale.
A tale scopo le associazioni e i partiti
firmatari si impegnano ad attivare le forze politiche e i parlamentari della
nostra circoscrizione al fine di avere un incontro con le autorità locali e a
valutare altre iniziative a livello nazionale.
Aderiscono: ANPI, ARCI, Ass. ITALIA-CUBA,
CGIL COORDINAMENTO COMASCO per la PACE, ISTITUTO di STORIA CONTEMPORANEA P.A.
PERRETTA, PD, PdCI, PRC, SEL.
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