Comunicato stampa


Como, 19 settembre 2013- Un “piano” con alte probabilità di fallimento, incapace di fornire sollievo alle stanche casse comunali. E’ questo il giudizio che Rifondazione Comunista/ Sinistra per Como esprime in merito alla proposta, presentata dalla Maggioranza nelle ultime sedute a Palazzo Cernezzi, di mettere in vendita le ultime due farmacie di proprietà comunale, situate a Muggiò e Sagnino

“Tutto ciò sarebbe inefficace, soprattutto dal punto di vista economico- afferma in una nota il gruppo dirigente- negli ultimi dieci anni infatti, fin dai primi tentativi di cessione delle strutture considerate, il Comune ha potuto contare su un buon livello d’entrate da parte delle due farmacie, di sicuro pari se non superiore al prezzo fissato per la vendita”. Insieme alla perdita di una sicura fonte di reddito, l’amministrazione inoltre rischierebbe di privare i cittadini di un servizio molto importante: “Tanti articoli medici, come quelli relativi alla terza età o a patologie particolari, oggi si possono trovare a prezzi sociali, convenzionati al ribasso- continua la comunicazione- in caso di ingresso dei privati tutto questo rischierebbe di saltare”. La Sinistra comasca chiede quindi un passo indietro da un progetto che “puzza di speculazioni poco chiare”, invitando allo stesso tempo il Comune a trovare altre strade per risollevare le finanze cittadine: “Comprendiamo il momento di grande difficoltà per gli enti locali a reperire risorse economiche- propone Rifondazione- però si potrebbero cedere le partecipazioni comunali in Villa Erba e in Milano-Serravalle, insignificanti come percentuali, ottenendo così lo stesso risultato economico senza privarsi di una parte importante del patrimonio comunale.” Un’altra via, sempre secondo il Prc, potrebbe essere la cessione dei numerosi immobili a carattere commerciale di proprietà del Comune, utilizzando poi tali risorse per valorizzare il patrimonio abitativo comunale. “Ricordiamo che ci sono più di cento alloggi al momento non utilizzabili- conclude il comunicato- in quanto non a norma e senza che ci sia la possibilità di adeguarli a causa delle scarse risorse, nonostante l’altissima richiesta e le sempre più lunghe liste d’attese per avere una casa a prezzi agevolati. A nostro avviso una Sinistra che governa non può sottovalutare questi aspetti”.