“UNIONI CIVILI: E’ NATA LA NUOVA DC”

Oltre il danno, la beffa. E’ questo il giudizio che Rifondazione Comunista- Sinistra per Como esprime in merito alle ultime evoluzioni del dibattito comunale sulle unioni civili, soprattutto dopo la bocciatura delle mozioni di Adesso Como e Paco- Sel nel corso dell’ultima seduta consiliare.

“L’unica proposta approvata, quella del Partito Democratico- scrive in una nota il gruppo dirigente del partito- non si  preoccupa nemmeno di affrontare direttamente la questione, limitandosi ad una generica attestazione anagrafica ed a un richiamo al Parlamento per una legge nazionale ad hoc”. Una decisione che sa tanto di superficialità e formalità, senza alcun impatto reale per gli interessati: “si resta così in un limbo giuridico difficilmente sopportabile- continua la comunicazione- Como ha sprecato un’altra occasione per cambiare le cose”. Un disagio che aumenta guardando anche al ritardo nei confronti di altre realtà lombarde: “a Milano la maggioranza di centrosinistra non ha avuto problemi nell’istituire il registro- insiste il Prc- perché invece a Como si stanno incontrando queste resistenze?”. Il motivo, conclude Rifondazione, si può ricercare così nella reale natura della giunta Lucini, sempre più spostata su posizioni da “vecchia Dc”. “Rifacendoci alle parole dell’assessore Magatti- comunica nelle battute finali il gruppo di Sinistra per Como- possiamo dire che più che un sinestrometro, a questa amministrazione servirebbe un centrometro”.

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