20 Maggio 2016
Questa mattina siamo stati a portare tutta la nostra solidarietà allo stabilimento di Merone del gruppo Holcim, dove i lavoratori in lotta contro i licenziamenti e da ieri in assemblea permanete ci hanno raccontato come, ancora una volta, la proprietà cerchi di far pagare soltanto a loro gli oneri della cosiddetta "riduzione dei costi aziendali".
Non è pensabile che siano sempre e soltanto i lavoratori a rimetterci per sbagli che di certo non hanno commesso loro.
Per questo e per molto altro sosteniamo e sosterremo la lotta della Holcim, parteciperemo alle iniziative che verranno messe in campo e ci mettiamo a disposizione fin da ora per qualsiasi aiuto sia nelle nostre possibilità dare.
Invitiamo pertanto tutte le/i nostre/i iscritte/i e simpatizzanti a presenziare a sostegno della lotta dei lavoratori lunedì 23 maggio davanti ai cancelli dello stabilimento di Merone.
Di seguito diffondiamo il comunicato sindacale che abbiamo ricevuto.
Per la Segreteria Provinciale Prc/SE Como
Pierluigi Tavecchio
Fabrizio Baggi
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COMUNICATO
STAMPA
VERTENZA
GRUPPO HOLCIM:
LUNEDI 23 MAGGIO SCIOPERO DI TUTTO IL GRUPPO HOLCIM
ITALIA IN RISPOSTA ALLA PRIMA MULTINAZIONALE DEL CEMENTO
Ieri e oggi si sono svolte le assemblee dei
lavoratori negli stabilimenti e nei luoghi di lavoro (uffici, cave, impianti di
betonaggio e cantieri) del gruppo HOLCIM in Italia per valutare la risposta al
piano di ristrutturazione avanzato dal gruppo multinazionale che dichiara 73
esuberi su 317 addetti.
Le assemblee dei Lavoratori hanno deciso di proclamare
lo stato di agitazione del gruppo (HOLCIM Italia e HOLCIM Aggregati e
Calcestruzzi srl) che si articola nel seguente modo:
•
Blocco delle ore straordinarie,
•
Sciopero di 8 ore per turno per
tutti i siti produttivi del gruppo in Italia il giorno 23 Maggio p.v. (gli
unici lavoratori che varcheranno la soglia delle portinerie saranno quelli
addetti ai servizi essenziale per la salvaguardia impianti),
•
Presidi dalle ore 5.00 davanti
alle portinerie centrali degli stabilimenti di Merone e Ternate e davanti ad
alcuni impianti e cave.
Non possono essere sempre le Lavoratrici e i
Lavoratori a pagare per la riduzione dei costi delle aziende.
Dopo lo spegnimento del forno di Merone e la
chiusura del centro di Macinazione di Morano a Po nel 2013, la chiusura dello
stabilimento di Ravenna nei scorsi mesi, assistiamo ad una ulteriore riduzione
del perimetro produttivo e commerciale della prima multinazionale del cemento
nel nostro paese.
L'annuncio della riduzione riguarderebbe 22
lavoratori che lavorano nello stabilimento di Merone e nelle cave su 50
addetti, riguarderebbe 21 lavoratori delle strutture di gruppo ( staff,
amministrazione, commerciale, ecc) su 60 addetti e riguarderebbero 30 esuberi
nella società Calcestruzzi e Aggregati srl ( 20 area commerciale e 10 nella
produzione ) su 100 addetti.
Dopo il caso della vertenza ITALCEMENTI, anche la
vertenza HOLCIM rischia di caratterizzarsi come l'ennesimo caso di una azienda
che si appresta a lasciare il paese Italia.
Infatti nell'annuncio di ieri, a differenza del
piano di riorganizzazione contrattato nel 2013, non è stata formulata nessuna
ipotesi di investimenti strutturali per rafforzare il gruppo dal punto di vista
geografico nel nostro paese. La decisione odierna modifica il piano industriale
definito sia in sede sindacale che ministeriale (con accordo sottoscritto
presso il MISE) del 2013.
L'area di riferimento dove agisce il gruppo
HOLCIM, è prevalentemente quella della Lombardia e del Piemonte. Non si
comprende perché non si metta in atto una politica commerciale (considerato le
elevate competenze dei lavoratori del gruppo) che affermi la presenza della
multinazionale anche in altre regioni dell'Italia.
Con questa ulteriore riorganizzazione, si corre il
rischio che il gruppo Lafarge-HOLCIM avvii una dismissione produttiva dal paese
Italia. Questo lo contrasteremo con determinazione.
Milano, 20 Maggio 2016
Il Coordinamento delle RSU del gruppo HOLCIM
Le segreterie regionali della Lombardia
Feneal Filca Fillea
Riccardo Cutaia. Armando Busnelli Ivan Comotti
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