L’ex Presidente della Camera dei Deputati, apertamente schierato per il SI al referendum costituzionale del 4 dicembre, terrà a pochi giorni dal voto una lectio magistralis sulla necessità di modificare la Carta Fondamentale, ovviamente senza contraddittorio. In particolare la “lezione” si terrà il 17 novembre, giornata del diritto allo studio. Verrebbe da dire: oltre il danno, la beffa.
E sarebbe tutto nella norma di una campagna elettorale governativa incentrata sulla violazione ripetuta della par condicio, con tutte le reti (CONTINUA A LEGGERE)