Molti mesi sono trascorsi dall’inizio delle attività che hanno visto prima, un anno fa, la costituzione del CDC_Como e poi la raccolta firme.
Mesi lunghissimi e pieni di attività: banchetti, iniziative pubbliche, confronti, emozioni forti, scontri politici e nervosismi per il comportamento scorretto dei membri dei comitati “Basta un si”.
Si è certamente trattato di un’esperienza molto forte che domani volgerà al termine. 
Sta assolutamente nelle cose che da lunedì 05 dicembre, in ognuno dei due possibili esiti del Referendum, il Paese sarà estremamente diverso, in un caso sarà rafforzato politicamentedalla buona riuscita di una lotta tutta a favore della tutela della nostra Costituzione nata dalla Resistenza e scritta con il sangue dei Partigiani trucidati dalla follia nazi-fascista, nell’altro sarà stato ancora una volta deturpato dei suoi spazi democratici a causa di  una cattiva riforma.
La vittoria del si sarebbe di una gravità immensa, Democrazia ridotta ai minimi termini, e continuità con le scellerate leggi che il Governo Renzi ha varato in questi anni distruggendo di fatto quanto rimaneva in campo di diritti dei lavoratoriscuola pubblicasanitàdemocrazia e rappresentanza nei luoghi di lavorostato sociale, politiche sociali, e via discorrendo.
Questa riforma, o per meglio dire “contro-riforma” o “deforma” voluta dai poteri forti, dalle banche e dalle multinazionali comeJ.P. Morgan è l’atto finale di una serie di azioni politiche che hanno devastato il Paese, in linea con le politiche di austerità volute dall’Europa, il TTIP, il CETA e non possiamo certo permetter che passi.
I Comitati del NO hanno visto sferrare nei propri confronti attacchi irripetibili, a partire da quelli nei quali si diceva che “la destra votava nello stesso modo” ed a questo proposito rimandiamo al mittente le vergognose accuse ribadendo che noi non siamo mai cambiati, difendevamo la Costituzione 10 anni fa contro il tentativo di Berlusconi di distruggerla, e lo rifacciamo ora contro quello di Renzi e del PD. 
L’imbarazzo se mai dovrebbe essere provato da coloro i quali allora la difendevano o dicevano di farlo ed oggi vogliono attuare una riforma addirittura peggiore di quella di allora, oppure chi allora voleva “riformare” e oggi dice di votare NO.
Ai tempi del P.C.I. di Enrico Berlinguer è successa più volte la stessa cosa, in definitiva, anche un orologio rotto due volte al giorno segna l’ora giusta.
Grandi organizzazioni democratiche come L’A.N.P.I. e la CGIL si sono schierate con forza per il fronte del NO e fino all’ultimo hanno fatto campagna per la riuscita della lotta portata avanti dal questo nuovo C.L.N. che si batte, nonostante i limitati mezzi a disposizione e le televisioni di regine scagliate contro, per la tutela della Democrazia conquistata
La riforma Renzi/Boschi andrebbe a limitare all’ennesima potenza gli spazi democratici dell’Italia e creerebbe un Senato di nominati non eletti dal Popolo.
Per lunghi mesi ci hanno raccontato la frottola dei costi della politica, e della semplificazioneNe una cosa ne l’altra  avrebbero dei reali vantaggi attraverso la “deforma costituzionale”. Qualche settimana fa è stata fatta una reale proposta di legge ordinaria che avrebbe realmente e significativamente abbattuti i costi,quella del dimezzamento di tutte le retribuzioni parlamentari,ma il Partito Democratico ha compattamente votato contro facendola bocciare.
Il Senato costa circa 500.000.000 di €uro, con la deforma se ne risparmierebbero si e no 50.000.0000,  poco più di un caffè al giorno per ogni elettore.
Como, 03 dicembre 2016
ALLA LUCE DI TUTTO CIO’, DOMANI RECHIAMOCI ALLE URNE E ESPRIMIAMO CON FORZA IL NOSTRO NO ALLO STUPRO DELLA NOSTRA SPLENDIDA COSTITUZIONE
REFERENDUM COSTITUZIONALE – 04 DICEMBRE 2016
IO VOTO NO! #IoVotoNo
Fabrizio Baggi