Sabato 25 novembre, in piazza Verdi a Como dalle 14,15, si svolgerà, in accordo e continuità con le iniziative sviluppate dal movimento sindacale e da tante, tanti altri, la diciottesima “Marcia per i desaparecidos” della rete Como senza frontiere, dedicata in particolare alle migliaia di donne vittime della violenza della fortezza Europa.
Nella Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne desideriamo illuminare in particolare la condizione delle donne migranti, soggette a doppia discriminazione e violenza – di origine etnica e di genere –. Lo afferma anche la Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato (1951), secondo la quale le donne, in quanto appartenenti ad un “gruppo sociale perseguitato” hanno diritto a specifiche forme di protezione internazionale. Che certo non prevedono stupri e violenze sessuali usati per “umiliare, dominare, instillare paura”, per affermare il potere maschile sui corpi e sulle menti delle donne, vere armi di guerra (come ha sancitoto nel 2008 la Risoluzione 1820 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite), né di essere ammassate insieme a bambine e bambini nei lager libici, con la complicità del governo italiano e dell’Unione Europea, le cui politiche di esternalizzazione delle frontiere e di sostegno ai campi in Libia sono state condannate dall’Alto Commissariato Onu, come “oltraggio alle coscienze umane”. L’inziativa per Como senza frontiere sarà coordinata dalle Donne in nero di Como.
(clicca questo link e visita il sito di Como Senza frontiere)
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