di Massimo Borri.

Il 18 dicembre dell'anno di grazia 2017, ho partecipato  come delegato della Filt Cgil di Como, alla manifestazione indetta dalla Flai Cgil di Modena in sostegno alla protesta indetta dai ribelli mori, licenziati dalla cooperativa operante in appalto alla Castelfrigo in quel di Castelnuovo Rangone.

Inizio così, con un tono che sembra scherzoso, con un modo di scrivere di altri tempi perché quella della Castefrigo e non solo , sembra una storia di altri tempi, di anni che vedevano lo sfruttamento come sistema, di anni che vedevano i capi con la frusta in mano, oggi la frusta in mano non ce l'hanno più ma non ci manca molto.

In breve la vicenda Castefrigo. Dopo anni di sfruttamento ,di vessazioni , di turni di lavoro massacranti , di false cooperative e di caporali , di ritmi di lavoro allucinanti , (pensate che è un problema anche andare in bagno) , di malattie professionali , di falsi part time e chi più ne ha più ne metta, i circa 130 lavoratori in appalto decidono di rivolgersi alla FLAI CGIL per vedere riconosciuti i propri diritti .Dopo una lunga trattativa , finalmente , riescono a firmare un'accordo che prevede il riconoscimento del giusto contratto di lavoro e tutte le tutele di legge , peccato che , da li a poco , sia partita la procedura di licenziamento collettivo . I lavoratori sono in sciopero da ottobre e da oggi , 19 dicembre , tre di loro e il segretario della Flai , mettono in atto lo sciopero della fame .

Ecco , la lezione che ci danno questi lavoratori , tutti stranieri . Una lezione che parla di dignità , prima che di mero denaro , parla di diritti, stanno lottando , come ha detto Unberto Franciosi segretario FLAI CGIL Emilia Romagna nel suo accorato discorso , per l'applicazione ed il rispetto dell 'art. 3 della Costituzione Italiana .
Loro che sono arrivati in terra italiana in cerca di condizioni di vita migliori , si sono ritrovati in mano a dei delinquenti , e il fatto che siano delinquenti lo dimostrano le numerose inchieste della Guardia di Finanza , che hanno messo a punto un sistema che ha fatto scuola in tutta Italia .

Oggi è un miraggio trovare una cooperativa , vera o falsa che sia, che non evada le tasse , che produca delle buste paga senza irregolarità.Sono testimone di cooperative che fanno ai propri soci lavoratori , due bonifici al mese , uno per lo stipendio regolare e uno per gli straordinari pagati rigorosamente in nero .

Perché  questi signori si possono muovere con tutta questa sicurezza, perché i processi a carico delle coop legate alla Castelfrigo vengono insabbiati , chi copre e appoggia questi malfattori. Oramai cooperativa è sinonimo di tutte le brutture e storture che ci possono essere nel mondo del lavoro , tutti sanno tutto e nessuna delle istituzioni preposte al controllo , interviene. Il comparto delle carni , quello della logistica , quello dei servizi , la gestione dell'accoglienza degli immigrati , conosce oggi , un'utilizzo massiccio di lavoro in appalto e , di conseguenza , di cooperative , che si muovono più o meno , tutte alla stessa maniera . Chi fornisce coperture politiche a questo sistema? 

Io un'idea ce l'avrei ma non ve la dico , non ho soldi per pagarmi un'avvocato . 

Vi do' un'indizio, le cooperative rappresentano circa 140 miliardi di fatturato all'anno e si dividono in bianche e rosse , chissà perché.