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Comunicato stampa:
ELEZIONI REGIONALI IN LOMBARDIA: PATTA E CAPELLI (PRC/SE): «LA DEMOCRAZIA NON E’ DI CASA IN LOMBARDIA».

Antonello Patta (Segretario Regionale Prc/SE Lombardia e membro della Direzione Nazionale Prc/SE) e Giovanna Capelli (Direzione Nazionale Prc/SE) hanno dichiarato:
«Il presidente leghista e la sua maggioranza di destra si sono resi responsabili nella seduta del Consiglio Regionale di ieri di una gravissima ferita alla democrazia nella nostra regione. E’ rimasta inascoltata la richiesta di condizioni di parità tra forze politiche già presenti e non nel consiglio nella presentazione delle liste per le elezioni regionali.
 Infatti non solo è rimasto inalterato il meccanismo che tutela e avvantaggia le forze che hanno gruppi costituiti nel Consiglio Regionale, ma è stato confermato il numero abnorme di firme richiesto per nuove formazioni che volessero concorrere nella competizione elettorale: un numero pari a quello da raccogliere per le elezioni politiche in tutto il territorio nazionale.  Ad esempio In provincia di Sondrio, in Valtellina, è richiesto   un numero di firme 15 volte superiore a quelle previste per il corrispondente collegio uninominale della Camera.
 Questo fatto aberrante in sé è reso ancora più grave considerando la collocazione della Lombardia nel nord del paese e la concomitanza della raccolta firme col periodo più freddo della stagione invernale, quando spesso le condizioni climatiche sono proibitive.
Ci troviamo di fronte a uno sbarramento teso a impedire l’emergere dal corpo sociale di nuove formazioni che si propongano l’esercizio dei diritti democratico-elettorali sanciti dalla Costituzione, un grave attacco alla democrazia a tutela dei partiti esistenti che impedisce il ricambio democratico, favorisce l’astensionismo e l’ulteriore distacco dei cittadini dalle istituzioni.
Colpisce il silenzio assordante di quanti recentemente hanno riempito le pagine dei giornali presentandosi, peraltro in ritardo di anni, come difensori della Costituzione contro il risorgere del neofascismo e ora tacciono o si limitano a un’opposizione di facciata.
Noi chiediamo con forza che tutti i sinceri democratici facciano sentire alta la loro voce contro questo scempio della democrazia e invitiamo ancora una volta le istituzioni democratiche di attivarsi con tutti i mezzi perché vengano garantiti fondamentali diritti costituzionali aggrediti dalle destre lombarde».
 Milano, 22/12/2017